Un portale digitale in cui i negozianti segnalano ai cittadini i prodotti in offerta a fine giornata. Con un filtro che agisce in base all'indirizzo. «È un modo per invertire la tendenza che ci porta a buttare nella spazzatura il cibo ancora fresco», commenta uno dei fondatori della startup Francesco Ardito
LastMinuteSottoCasa, portale di social market «Prodotti alimentari freschi a metà prezzo»
«Immaginate il portale come un grosso megafono digitale che urla al quartiere quando i vari prodotti costano la metà». Usa questa metafora il co-fondatore di LastMinuteSottoCasa Francesco Ardito per spiegare il suo progetto di e-commerce. LMSC è un «sistema innovativo incentrato sul risparmio e uno strumento di digitalizzazione per i piccoli negozi di generi alimentari», continua Ardito. È con queste caratteristiche che la start-up è nata qualche mese fa all’interno dell’incubatore Imprese innovative del Politecnico di Torino. «È uno strumento facile da capire e facile da usare, che rappresenta un guadagno sia per il venditore sia per l’acquirente», afferma Ardito durante la presentazione dell’azienda nella Sala Giunta di palazzo degli Elefanti. Accanto a lui siede l’assessora alle Attività produttive del Comune Angela Mazzola, che commenta: «Il progetto è piaciuto molto all’amministrazione e per questo abbiamo deciso di sposarlo presentandolo in questa sede affinché – continua – diventi una realtà anche a Catania».
LastMinuteSottoCasa punta sulla volontà di combattere lo spreco del cibo che spesso si registra nella società moderna. Per invertire la tendenza che censisce il dispendio mondiale di 13 miliardi di cibo per un valore di 750 miliardi di dollari annui il nuovo portale permette agli esercenti commerciali di registrare all’interno dell’applicazione e a fine giornata la merce ancora fresca che è rimasta. «Questi prodotti, che spesso finiscono nella spazzatura, possono essere venduti dal commerciante a metà prezzo ai cittadini che si registrano come acquirenti», spiega Ardito. Che aggiunge: «Il meccanismo è più semplice di quanto si possa spiegare a parole e crea una sorta di e-commerce di quartiere al contrario».
L’idea nasce dall’esperienza personale del co-fondatore. «Una volta sono andato dal panettiere a comprare il pane a fine serata e ho notato sul bancone gli ultimi quattro pezzi di pizza. Ho chiesto quindi che fine avessero fatto se nessuno li avrebbe comprati e – continua Ardito -, ho pensato che se il panettiere avesse avuto la possibilità di avvertire gli abitanti della zona su un’offerta last minute relativa a quelle pizze, avrebbe guadagnato lui e avrebbe guadagnato anche il cittadino». La piattaforma «ha un forte impatto sociale», sostiene il responsabile degli sviluppi tecnici Stefano La Barbera, che annuncia lo sviluppo dell’applicazione per smartphone entro un mese. E aggiunge: «Mi sono appassionato al progetto perché permette una riconessione dei piccoli operatori commerciali con il tessuto sociale in cui operano e l’ingresso all’interno di questi negozi di una clientela nuova». Dello stesso avviso anche il presidente di Giovani imprenditori Confindustria Catania Antonio Perdichizzi, che commenta: «L’idea può fornire le piccole imprese di un nuovo potente strumento sul territorio».
Il portale – in tour di presentazione in giro per l’Italia da febbraio – è gratuito e conta la presenza di oltre 30mila account attivi tra acquirenti e venditori. Solo nella città Catania gli utenti sono poco più di cento e tra questi solo tre le attività commerciali registrate. «Contiamo di allargare il nostro raggio d’azione», commenta Ardito.