Dopo le 'fatiche' di sala d'ercole, i deputati regionali si concedono un lungo riposo: 18 giorni di vacanze pasquali. Palazzo dei normanni riaprirà i battenti l8 aprile. Come si ricorderà, già durante la campagna elettorale per le nazionali, il parlamento siciliano si era preso una pausa dioltre 20 giorni (dal 7 al 28 febbraio). Pagati con i soldi dei cittadini, i parlamentari, in quell'occasione, si sono dedicati alla propaganda politica delle loro parti.
L’Ars in vacanza fino all’8 Aprile: e io pago!
Dopo le ‘fatiche’ di Sala d’Ercole, i deputati regionali si concedono un lungo riposo: 18 giorni di vacanze pasquali. Palazzo dei Normanni riaprirà i battenti l8 aprile. Come si ricorderà, già durante la campagna elettorale per le nazionali, il Parlamento siciliano si era preso una pausa dioltre 20 giorni (dal 7 al 28 febbraio). Pagati con i soldi dei cittadini, i parlamentari, in quell’occasione, si sono dedicati alla propaganda politica delle loro parti.
Ed oggi, sempre pagati dai cittadini, si concedono una vacanza super.
Nessuno si scandalizza più di tanto. Tranne il Movimento 5 Stelle: “Diciotto giorni di pausa sono eccessivi, non capisco perche’ il Presidente dell’Ars abbia rinviato l’aula al prossimo 8 aprile” ha detto il capogruppo Giancarlo Cancelleri.
Si lamenta anche Marco Forzese, ma solo perché con questa decisione, sarà impossibile approvare in tempo utile la riforma elettorale dei Comuni che prevede lintroduzione della doppia preferenza di genere: «Il vertice di maggioranza al quale ho preso parte lunedì dice Forzese aveva determinato di varare questaltra riforma del governo Crocetta entro marzo. Se il presidente dellArs ha deciso questa lunga pausa pasquale, essendo egli anche esponente di un partito di maggioranza, lha fatto in maniera autonoma”.
Gli replica il Presidente dell’Ars, Giovanni Ardizzone: «Il novello presidente della prima commissione non conosce ancora il regolamento. Probabilmente il presidente Forzese non si rende conto che, oggettivamente, siamo fuori tempo massimo rispetto alla convocazione dei comizi elettorali».