L’aperitivo/Pistorio double face: prima con lo Statuto. Ora con Luca Bianchi da Roma

Dobbiamo ammetterlo. Per quanto amara sia la verità: in Sicilia non c’è un politico seriamente interessato alla Sicilia. I cambi di casacca, i trasformismi e i tradimenti sono le caratteristiche più evidenti della classe politica dell’Isola sia nelle sue manifestazioni palermitane che romane.

Difficile abituarsi a questa amara constatazione. Ma, tant’è. La loro incoerenza è tanta da fare venire in mente i Pink Floyd. Ricordate  Wish you were here? Ad un certo punto, il testo della canzone dice così:  “Did they get you to trade your herose for ghost? … Cold comfort for change… And did you exchange a walk on part in the war for a lead role in the cage?…”

Traducibile in: “Ti hanno convinto a  commerciare  i tuoi eroi in cambio di fantasmi?  Un freddo benessere con un cambiamento?  E hai scambiato un ruolo di comparsa nella guerra con il ruolo da protagonista in una gabbia?”.

Purtroppo, la maggior parte dei politici siciliani rientra in questa descrizione.

In alcuni casi, è scontato (vedi i membri del Pdl)  in altri è fin troppo stridente.

Prendiamo il caso, ad esempio, di quei politici che fino all’anno scorso, si dichiaravano autonomisti convinti.  Nati e cresciuti, così dichiaravano, per difendere lo Statuto siciliano da  i soprusi di uno Stato italiano che no lo vuole applicare- anche se parte integrante della Costituzione italiana- nelle sue parti essenziali. Ovvero quelle relative alla regionalizzazione delle imposte. Nati e cresciuti, così dichiaravano, per svegliare i siciliani da quelle bugie inculcate dalla cultura ufficiale imposta da uno Stato colonialista.

Che fine hanno fatto?

La cronaca  ci fornisce lo spunto.  Il caso, ad esempio, di Giovanni Pistorio, fino a poco tempo fa, numero due del Movimento per l’Autonomia di Raffaele Lombardo. Oggi passato all’Udc.

Ieri, in piazza Principe di Camporeale a Palermo (era il 23 Luglio del 2012), per la grande manifestazione di protesta contro le ‘intrusioni’ del Commissario dello Stato nella politica regionale, oggi schierato in difesa di Luca Bianchi, assessore regionale all’Economia, inviato da Roma, precisamente da quelle  aree delle burocrazie ministeriali vicine al Pd. Noto per avere avallato  la truffa dell’applicazione dell’articolo 37 dello Statuto siciliano. Quello che stabilisce che le imprese che hanno stabilimenti in Sicilia devono pagare qui i tributi. Un articolo che vale almeno 5 miliardi l’anno e che Bianchi ha svenduto per 48 milioni.

 Non solo. Uno che non promuove ricorsi dinnanzi alla Corte Costituzionale neanche quando è palese la violazione di prerogative dei siciliani, a costo di ridurli alla fame per obbedire ai diktat della politica economica nazionale, asservita alle oligarchie finanziarie dell’Ue.

Per quanto assurdo possa sembrare, oggi,  5 ottobre 213,  Pistorio difende Bianchi:  “Le dimissioni di Bianchi sono un punto delicato, visto che si tratta di un tecnico di area Pd di grande autorevolezza che ha una rete di relazioni importante a livello nazionale, come lo Svimez. Credo sia importante recuperare il suo impegno. Non lo sostituirei assolutamente visto che e’ in programma l’approvazione della legge finanziaria che necessita di una maggioranza coesa” ha detto  a margine dei lavori del Comitato regionale dello scudocrociato siciliano.

Ora, a parte che non è “lo Svimez”  ma la Svimez, visto che l’acronimo risponde ad:  ‘Associazione per lo Sviluppo Industriale del Mezzogiorn0’, a Pistorio vorremmo ricordare che i siciliani non hanno l’anello al naso.

Sappiamo che Bianchi, grazie all’impegno costante del Presidente della Svimez, Adriano Giannola, ha contribuito alla stesura di studi importanti sulla questione meridionale. Come quello che denuncia tutte le bugie sul Sud Italia.

Ma sappiamo anche che da quando è in Sicilia si è scordato tutto. Non c’è un solo atto di questo assessore che faccia pensare che sia al servizio della Sicilia. Anzi. C’è un atteggiamento assolutamente passivo dinnanzi a politiche economiche romane molte discutibili e vessatorie nei confronti dei siciliani e che contrastano con i diritti sanciti dallo Statuto.

Siamo certi che lo sa anche Pistorio, che di certo,  non è uno stupido. Evidentemente in questo momento è impegnato in un trade business…

E non è il solo. Per limitarci agli ex membri Mpa, ci chiediamo pure dove sia finita la passione civile sicilianista di Lino Leanza, oggi crocettiano improvvisato.

Tutti personaggi in cerca di autore.  Wish you were here, la canzone che abbiamo citato prima,  ovvero “Vorrei che tu fossi qua”.

I siciliani non possono che dedicarla a Piersanti Mattarella, il Presidente della Regione che difendeva il suo popolo dinnanzi a Roma, pur pretendendo  carte in regola a Palermo. Un gigante. E, purtroppo, noi siamo circondati da nani.

Crocetta scelga: o Bianchi o la Sicilia
Articolo 37 dello Statuto: la risposta ‘elusiva’ del Governo nazionale
Le solite bugie sul Sud Italia
L’addio di Luca Bianchi: se ne va il nemico dello Statuto siciliano?
In piazza contro gli ‘ascari’

 


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]