Almeno 40 migranti morti su un barcone che ne trasportava 400. È il bilancio della nuova tragedia del mare avvenuta nel pomeriggio di Ferragosto a sud di Lampedusa. A prestare soccorso al peschereccio è stata la nave Cigala Fulgosi della Marina militare. Le vittime sarebbero state trovate tutte chiuse nella stiva. Si sospetta che la morte sia avvenuta per soffocamento, dovuta all’inalazione dei gas di scarico del motore. Sarà l’autopsia a stabilire con certezza le cause del decesso.
«Diversi cadaveri erano immersi in acqua, combustibile ed escrementi umani», è la scena raccontata da Massimo Tozzi, comandante della nave militare. L’intervento degli uomini della Marina ha permesso di salvare 319 persone, tra cui una decina di donne e alcuni minori.
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