Dopo Music of a sinking occasion (2000) ed il raffinato In the afternoon (2002), Lindsay Anderson (voce e tastiere) e Joseph Costa (voce e chitarra) tornano con Different Days (Hefty Records, 2005). Una tempesta dietro la quiete
L’altra: ‘Different days’
Per i LAltra, band nata nel 1997 a Chicago, gli ingredienti sono sempre gli stessi. Quelli che rendono particolare e riconoscibile la loro musica. Elettronica e pop rock, voci melodiche e profonde, suoni leggeri, puliti. La voce di Lindsay che pervade ogni traccia, seguita immediatamente da quella di Joe Costa fino ad accavallarsi, come in una conversazione con un dolce sottofondo musicale. Comunicazione. A detta loro, e in molti ne siamo senza dubbio convinti, la musica è il mezzo migliore per comunicare qualunque cosa. Stati danimo, emozioni, sensazioni, visioni. Questo è ciò che fanno i LAltra.
Già dalla prima, emozionante traccia (una delle più belle e profonde del disco, a mio avviso) Sleepless Night, si intrecciano elettronica soft e melodie sussurrate, che crescono, introducono la musica, la accompagnano, la lasciano. Mentre il piano della Anderson intona note a tratti tristi, ma soavi. Come a farci immaginare davvero una di quelle notti in cui prendere sonno è impossibile, i pensieri ti assalgono, tante domande in testa ma nessuna risposta. Solo voglia di dormire. Fin quando non ti accorgi che tutto ciò di cui hai bisogno è accanto a te, respira piano, dorme.
Sensazione di leggerezza, esplosione e ritorno alla tranquillità in It Follows Me Around. Si aggiungono altri strumenti, come in Bring on Happiness, ne rimangono pochi, come in There is no. Cambia il ritmo e si trasforma in una sorta di valzer-non-valzer nella traccia che dà il titolo al disco, Different Days. E si finisce con sonorità che ricordano qualcosa dellelettronica anni 80 nellultima traccia, A Day Between, dove le voci non cantano parole, solo suoni.
Suoni evocativi, contrastanti, a volte sofferti, a volte rabbiosi. A volte pop. Magari ripetitivi . Ma sempre armoniosi e pieni, suggestivi. Spazi infiniti e tuttavia intimi, dimensione onirica che copre la realtà, la confonde. Il nuovo album dei Laltra continua e approfondisce il percorso dei loro lavori precedenti, una tempesta dietro la quiete.