Lo ha deciso il Ministro del Lavoro, Giuliano Poletti. provvedimento recepito dall'Amministrazione regionale. La provincia più colpita è quella di Catania. Seguita a ruota da Palermo e Messina. La Cgil siciliana è già sul piede di guerra e annuncia una manifestazione per venerdì prossimo
La scure del Governo Renzi si abbatte su 5 mila siciliani Per loro il taglio secco degli ammortizzatori in deroga
Niente ammortizzatori in deroga per oltre 5 mila siciliani che hanno perso il lavoro. Lo ha deciso il Governo nazionale di Matteo Renzi e, in particolare, il Ministro del Lavoro, Giuliano Poletti. Immediata la replica della Cgil che ha già mobilitato i lavoratori per una manifestazione di protesta programmata per venerdì prossimo.
Secondo quanto previsto dalla revoca disposta dall’Amministrazione regionale su indicazione del ministro Poletti, chi ha già ottenuto un ammortizzatore sociale – Cassa integrazione, mobilità ordinaria, indennità di disoccupazione Aspi e mini Aspi o indennità di disoccupazione agricola – non potrà usufruire anche dell’assegno di mobilità in deroga. Tutto questo a partire dal 3 agosto di quest’anno in poi.
Per la Sicilia, anzi, per i lavoratori siciliani che sono rimasti senza lavoro è una mazzata tremenda. Secondo la Cgil, «dal 3 agosto sono stati emessi nell’Isola 3.052 decreti per un totale di 5.801 lavoratori coinvolti e circa 90 milioni di euro impegnati. Nella lista si trovano attività più consistenti ma tuttavia piccole, come Telecom Srl di Palermo, qualche ente di formazione di Agrigento, ma anche piccolissime realtà come case di cura o pubblici esercizio».
La provincia più colpita è quella di Catania: 1.312 decreti per 2.096 lavoratori. A Palermo sono stati emessi 579 decreti per 1.601 lavoratori. A Messina sono stati emessi 454 decreti per 911 lavoratori.
Questo provvedimento fa seguito al blocco della Cassa integrazione per i disoccupati della Formazione professionale siciliana.