Non si placano le polemiche all'interno del fronte progressista dopo la decisione del capo dei cinquestelle Giuseppe Conte. Intanto Angelo Villari e Luigi Bosco annunciando di candidarsi a sostegno di Cateno De Luca
La rottura Pd-M5s, i dem pensano alla causa civile Barbagallo: «Traditori. Sono scappati con il pallone»
Potrebbe avere strascichi giudiziari la rottura tra il Partito Democratico e il Movimento 5 stelle in Sicilia per le Regionali del 25 settembre. Il segretario regionale dem Anthony Barbagallo, rivela in un’intervista a La Sicilia, di avere «dato mandato ai nostri legali di verificare la candidabilità di Di Paola e la fondatezza di una causa civile per chiedere il risarcimento dei danni che abbiamo subito da chi non ha rispettato le regole che c’eravamo dati». «Roba da cerchio dantesco – aggiunge – l’ultimo dell’inferno, quello dove sono confinati i traditori». Per Barbagallo la rottura dell’alleanza da parte del M5s «è stato un atto di uno squallore e di una gravità inauditi». «Ammetto – confessa – che lo strappo di Conte mi brucia molto. E dire che, avendo cominciato a fare politica attiva da ragazzino, di giravolte ne ho viste tante. Ma mai – osserva – con la spregiudicatezza e la slealtà che abbiamo visto dai cinquestelle. Prima hanno partecipato alle primarie, hanno perso e hanno riconosciuto la vittoria di Caterina Chinnici. Poi, al novantesimo minuto, sono scappati portandosi il pallone».
Il punto finale che ha decretato la rottura dell’alleanza, nata in questi anni tra i banchi dell’Assemblea regionale siciliana in opposizione al governo di Nello Musumeci, è stato il caso dei cosiddetti impresentabili. A chiederne l’esclusione era stata la stessa Chinnici, innescando un duro dibattito interno al partito. Alla fine Giuseppe Lupo, Angelo Villari e Luigi Bosco hanno rinunciato alla candidatura. Lupo, capogruppo all’Ars, è finito a processo per corruzione mentre Villari e Bosco, da ex assessori del sindaco di Catania Enzo Bianco, sono alla sbarra per il dissesto finanziario del Comune etneo. Ma se il primo, che è consigliere comunale a Palermo, ha annunciato il suo sostegno a Chinnici, Villari e Bosco sono passati con il candidato presidente Cateno De Luca annunciando la loro corsa all’Ars.