La rivincita del color brunette

È arrivato il momento della rivincita delle brune. Dopo decenni di riflettori accesi sulle bionde, anche biondissime, tanto sulle passerelle e i rotocalchi, quanto sugli schermi grandi e piccoli. Quella del brunette, sfoggiato con orgoglio anche da celebrità e attrici come la nostra Irene Ferri, è una bella rivincita, perché le donne mediterranee nascono sotto il segno del castano. Il castano nazionale. E tutto il loro equilibrio cromatico è basato sulla naturalità di questo colore di fondo che rivendicano con orgoglio, nell’armocromia tra occhi, pelle e capelli.

C’è da dire che castano o bruno significa tutto e significa niente. Può avere una dominante e una possibilità di riflesso, più fresco o più caldo, che la valorizzi. E cambia tutto. Una castana può aggiungere riflessature ancora più brune per rendere il proprio colore naturale più intenso, oppure al contrario riflessature caramellate e nuance più bionde, oppure ancora riflessature tendenti al rosso, tra il ramato e il pesca.

A indicare la strada all’hairdesigner, nella consulenza per una donna castana e mediterranea, è sempre il fototipo, a seconda che appartenga alla luce del tramonto o della notte. Se i tuoi occhi sono castani, nocciolati e ambrati e i colori caldi ma di un calore più morbido, allora la tua luce potrebbe essere la luce del tramonto, che chiede schiariture sui capelli tono su tono. Se, invece, i tuoi occhi sono scuri come il cioccolato, particolarmente penetranti e in netto contrasto con la sclera bianca, la tua luce potrebbe essere la luce della notte, più fredda e stellare, che si sposa con riflessi moka non troppo caldi sui capelli.

Bisogna, però, tenere presente che ogni donna ha anche una sua tensione verso un desiderio, un’aspirazione di bellezza. Quindi, se sei una castana, potremmo lasciare il tuo bel castano di fondo. Ma prova a giocare: se tu fossi una riflessatura, quale saresti? Saresti più bruna, bionda, caramello, pesca o ramata?

Partendo da questa domanda, per la nuova collezione Primavera/Estate CdB in arrivo, ho pensato molto alla rivincita delle castane in atto. Così, voglio anticiparvi in super anteprima un’immagine centrale della nuova collezione, dedicata alla potenza fascinosa del brunette.

Un’immagine nuova, che va oltre quella delle riflessature tradizionali e sottintende un inedito concetto di mandorla grezza non troppo calda, per le molte donne che alla loro castanitudine naturale vogliono aggiungere morbidezza tono su tono. Senza contrasti troppo definiti, o anche solo accennati. La riflessatura mandorla, infatti, tende al castano chiaro ma mai ingiallito, e a quel colore cotto che appartiene ai marroni di confine, né troppo caldi né troppo freddi. Sfumature fresche che creano movimento morbido e gioco, rivitalizzando il fondo naturale qualora risulti spento e piatto.

Si tratta di riaccendere il castano. E il castano, in base alla tipologia di luce data dalla triade occhi-pelle-capelli, va acceso (luce del tramonto) o reso ancora più profondo (luce della notte). Se poi c’è un occhio chiaro da rendere protagonista, un castano scurito con una riflessatura più bruna, più densa, color cioccolato, lo farà risaltare ancora meglio.

Questa è l’arte di noi consulenti, trovare ciò che va tirato fuori. Anche nel caso in cui la donna sia alla ricerca di più morbidezza, di un dolce contrasto, come quello che proponiamo con l’immagine mandorla che vivacizza il castano, regalando estrema lucentezza proprio grazie al gioco tra questi due toni. Un risultato ottimale anche per quelle donne castane fedelissime a se stesse, restie a intervenire sul colore naturale dei proprio capelli. Lavorare con il potenziale del brunette non significa, infatti, tradire la naturalezza del proprio colore di base, ma valorizzarlo. 

Ed è da qui che il castano riparte, alla volta della rivincita delle brunette.


Dalla stessa categoria

I più letti

Giustizia per Emanuele Scieri

«Ricordate che in tutti i tempi ci sono stati tiranni e assassini e che, per un certo periodo, sono sembrati invincibili, ma alla fine, cadono sempre, sempre». È da un aforisma del mahatma Gandhi che ha preso spunto l’avvocata Alessandra Furnari nella sua discussione durante il processo per l’omicidio volontario aggravato di Emanuele Scieri, il parà siracusano 26enne in servizio militare trovato cadavere nell’agosto del 1999 […]

«Una macchina di imbrogli e di sotterfugi manzoniana che si è sviluppata sull’esigenza di un costrutto che doveva raccontare un’altra versione dei fatti». Così il procuratore di Pisa Alessandro Crini ha definito la ricostruzione da parte dell’esercito di quanto accaduto all’interno della caserma Gamerra nell’agosto del 1999 nel corso della sua requisitoria a cui è […]

Catania archeologica, l`occasione mancata

In una nota protocollata al Comune etneo a metà gennaio l'associazione di piazza Federico di Svevia chiede di gestire il bene del XII secolo, abbandonato, per garantirne «a titolo gratuito e senza scopo di lucro, la fruibilità». Adesso interrotta dal cambio del lucchetto del cancello da cui vi si accede e dalle divergenze con uno degli abitanti, che risponde: «C'era il rischio per la pubblica incolumità»

I processi a Raffaele Lombardo