Michel Houellebecq ci riprova. Dopo aver pubblicato in passato dei libri molto discussi tra cui Le particelle elementari, Estensione del dominio della lotta, Piattaforma, è in libreria con il suo ultimo romanzo, sul senso della vita
La possibilità di un’isola
La vicenda racconta di un prossimo futuro, un futuro inquietante e negativo, dominato da cloni. Cloni con il dono dellimmortalità, ottenuto però ad un caro prezzo, la mancanza di sentimenti ed emozioni autentiche. Due di questi, Daniel24 e Daniel25, ritrovano un diario appartenuto al loro predecessore originale, Daniel1, vissuto ai nostri giorni. Daniel è un comico, un cinico umorista di fama internazionale che intrattiene il pubblico con pungenti satire a sfondo politico, anche se in realtà a lui di politica non importa nulla. E un uomo triste e disperato, ossessionato dal decadimento fisico.
Dopo aver raggiunto un discreto successo Daniel si ritira in un paesino della Spagna; qui grazie allamore per una donna, Isabelle, conosce lamore. Ma la loro storia è destinata a finire, e così Daniel si avvicina a Vincent, che gli fa conoscere la setta degli Elehomiti, dove si pratica il naturismo e si ambisce allimmortalità utilizzano procedimenti di clonazione. La setta in poco tempo riesce ad avere un enorme diffusione soppiantando tutte le altre credenze. Ma neanche limmortalità si presenta come soluzione ai problemi dellesistenza, Daniel lo capisce e decide di suicidarsi, non sapendo che gli Elohimiti hanno già deciso di dargli l’immortalità con la rinascita nei suoi cloni. Sarà proprio il diario di Daniel a fare conoscere ai suoi cloni il significato di emozioni come la sofferenza, la tristezza e lamore, portandoli a spezzare lassurdo circolo vizioso dellimmortalità.
Un romanzo dal contenuto intrigante, nuovo e provocatorio, ma allo stesso tempo cinico e negativo, dal taglio apocalittico. Una narrazione fluida e post-moderna, ma eccessivamente cruda. Forse non è il suo miglior romanzo, ma è sicuramente uno dei più interessanti.