La Boldrini a Palermo: “Con l’austerità Europa senza futuro”

di Gabriele Bonafede

Invitata da “Le Vie dei Tesori”, il festival dei luoghi e delle idee giunto alla settima edizione, la Presidente della Camera Laura Boldrini ha lungamente conversato con un numeroso pubblico ieri pomeriggio a Palermo per l’incontro “I cervelli (non) in fuga” a Palazzo Steri.

Rispondendo alle domande di Franco Nuccio, capo redattore della sede regionale dell’Ansa, ha messo l’accento sulla inadeguatezza della politica di austerità a tutti i costi portata avanti da alcuni anni dall’UE: “che non fa altro, come sostenuto da fior d’economisti, se non creare un ciclo di depressione dietro l’altro”.

“Tutti dicono che la legge di stabilità deve essere rivista in alcuni ambiti – ha precisato la Boldrini – tutti concordano che in Parlamento si possa fare qualcosa. Penso sia la sede giusta per effettuare i cambiamenti”.

Parlando delle prossime elezioni europee, e in relazione al caso-Priebke, ha anche precisato come l’Europa dell’austerità, delle banche e dei tagli indiscriminati, sia spesso percepita negativamente dalle nuove generazioni, fomentando movimenti antieuropei estremisti di stampo neonazista e fascista.

Di grande impatto, e lungamente applaudito, il paragone fatto dalla Boldrini tra episodi meno conosciuti della tragedia dell’olocausto ebreo nella seconda guerra mondiale e analoghe situazioni in cui si trovano i rifugiati eritrei, somali e siriani. Forte della lunga esperienza alle Nazioni Unite ha descritto le enormi bidonville dei rifugiati, “vere e proprie città anche di mezzo milione di abitanti” nell’Africa orientale, dove non esiste alcun diritto e con condizioni di vita spaventose. “Molti dei rifugiati eritrei  – ha precisato – sono ragazzi di 17-18 anni che sfuggono a un servizio militare dalla durata indefinita” nel quadro di guerre e devastazioni inimmaginabili per noi.

“Se il Libano, con una popolazione di appena quattro milioni di abitanti, ha qualcosa come 700mila rifugiati a causa della guerra in Siria, non possiamo non aspettarci le grandi immigrazioni in Sicilia e in  Italia attraverso il Mediterraneo: il problema va risolto principalmente all’origine”.

Un campo di rifugiati in Africa. Foto tratta da www.unhcr.org

Dati alla mano, ha ribadito che moltissimi immigranti, anche se arrivano in Sicilia e in Italia, in realtà cercano lo status di rifugiati in altri Paesi europei come Francia e Germania,: Paesi  che hanno al momento un numero di rifugiati molto più grande di quello esistente in Italia.

La Boldrini, rispondendo a una precisa domanda di Nuccio, ha duramente criticato la Legge Bossi-Fini, dimostrando come questa legge non abbia prodotto alcun risultato positivo ma solo un peso amministrativo costoso, insostenibile e inutile.


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