La chiamano la bastian contraria di Palazzo delle Aquile, la sede del consiglio comunale di Palermo. Questo perché, da presidente della commissione Urbanistica e, in aula, durante le sedute del consiglio, Nadia Spallitta, esponente di UnAltra storia, il movimento di Rita Borsellino, sgama quasi tutti gli imbrogli che i vari potenti di turno del Comune provano a fare approvare dal consiglio comunale. La cosa che dà più fastidio è che non esita a denunciare anche gli accordi sottobanco tra maggioranza e opposizione (o presunta tale…). Come quando, appena qualche settimana fa, ha reso noto a tutti i cittadini di Palermo che a votare il Piano regolatore del porto della città – grande operazione immobiliare e finanziaria voluta da Nino Bevilacqua, ingegnere, uomo forte di Gianfranco Miccichè in Sicilia – sono stati gli esponenti di centrodestra insieme con il Pd, con il Terzo polo e con Italia di Valori.
Due giorni fa Nadia Spallitta è stata attaccata di brutto dal presidente del consiglio comunale, Alberto Campagna. Laccusa: aver mandato allaria due operazioni sui Prusst, ovvero due Piani di riqualificazione urbanistica fuori legge.
Ieri, dopo che i suoi avversari (che stanno un po in tutti gli schieramenti politici, visto che sui grandi affari, a Palermo, Pdl, terzo polo, Pd e Italia dei Valori vanno damore e daccordo) hanno chiesto le sua dimissioni da presidente della commissione Urbanistica del Comune, Nadia Spallitta ha diramato il seguente comunicato:
Lattività delle Forze dellOrdine – dice Nadia Spallitta – in special modo a Palermo, è davvero straordinaria e merita il plauso di cittadini e Istituzioni… Ripongo piena fiducia nelle Forze dellOrdine e nelliniziativa giudiziaria che, oggi più che mai, è indispensabile, specie di fronte allincapacità della politica di rendere etica e trasparente la sua funzione. Non posso, per il resto, che essere preoccupata per il quadro sociale ed economico gravemente compromesso da fenomeni di infiltrazione mafiosa e criminosa come sembra emergere dalle indagini e dalle azioni giudiziarie, e per la fitta rete di interessi e di intrecci malavitosi che sembrano ruotare anche attorno alla gestione della cosa pubblica ( da ultimo, ad esempio, la notizia sulle attenzioni relative ad un immobile confiscato).
La criminalità organizzata – sottolinea la presidente della commissione Urbanistica del Comune di Palermo – è infatti interessata a tutti i settori idonei a determinare creazione di ricchezza. Per impedire ogni possibile ingresso di interessi illeciti, deve essere quindi assicurato, allinterno di ogni pubblica amministrazione e a garanzia di tutti, il rigoroso rispetto della legalità, dei principi di imparzialità e trasparenza e losservanza delle regole. Ed è anche per queste ragioni che, soprattutto nella qualità di presidente della commissione Urbanistica, in un settore nevralgico quale quello della organizzazione e gestione del territorio – che può coinvolgere rilevanti flussi finanziari – pongo la massima attenzione affinché i provvedimenti siano sempre regolari e legittimi. Trovo paradossale, quindi, che per questa mia posizione rivolta alla tutela dellinteresse pubblico, qualcuno possa chiedere le mie dimissioni.
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