Internazionali di tennis, fuori gli italiani

Proprio quando sembrava che gli internazionali di Roma potessero davvero entrare nel vivo è arrivata la giornata noiosa. A rovinare la festa ha cominciato subito la nostra Pennetta. Esaltata dalla gran partita di ieri, la brindisina iniziava di gran carriera il match contro la Serenona procurandosi subito una palla break. Neanche il tempo di sperare e l’americana non solo teneva il proprio servizio con tre prime folgoranti, ma da 0-30 sul servizio dell’avversaria la seppelliva sotto una gragnuola di colpi portandosi fino al 3-0. Lì la partita è letteralmente finita, complice il solito polso delicato di Flavia, che l’ha mollata sul più bello. L’italiana ha provato a gicoare un altro game ma non riusciva a spingere col servizio e a quel punto ha preferito mollare.

Mentre Gasquet metteva in mostra l’indolenza dei momenti peggiori regalando a Ferrer un tie break per 7 a 4 dopo che era stato avanti per 4-2, Nadal e Berdych facevano il loro ingresso in campo. Il ceco sembrava in ottima forma, veniva dallo splendido torneo sulla terra blu di Madrid e aveva raggiunto i quarti senza troppo preoccuparsi di chi aveva di fronte. Ma lo spagnolo sulla terra, piaccia o non piaccia, è di un’altra categoria. Sistematosi rapidamente accanto ai giudici di linea il buon Rafasito ha immediatamente brekkato l’avversario e ha cominciato a tirare quegli spaventosi drittoni liftati che si alzavano all’altezza della spalla di Berdych, uno che è alto più di 1.90, non proprio un nanetto. Continuando nella tattica che tante soddisfazioni gli ha dato, Nadal continuava a recueprare le bordate del ceco e a chiudere il primo set 6-4. Nel secondo sembrava che le cose potessero cambiare quando il ceco è andato a servire sul 4-2. Lì lo sciagurato ha spiegato a tutti perché uno con la sua facilità di tocco non abbia ancora vinto uno slam: controbreak e partita virtualmente finita. Nadal infatti rifaceva il break sul 5 pari e si guadagnava il diritto di incontrare domani Ferrer che nel frattempo aveva liquidato il francese dal rovescio fatato. Precedenti e stili di gioco non sembrano lasciare spiragli al valenciano ma chissà, dipende molto dalla rapidità con cui Rafa riuscirà a chiudere. Non sembri una bestemmia, ma se la partita si allunga Ferrer potrebbe dare qualche fastidio a Nadal.

L’altra speranza della giornata era riposta in Tsonga, che il giorno prima aveva maltrattato Del Potro. Opposto al numero 1 un po’ in crisi di identità, anima tremula vagante per il campo con le braccia sempre rivolte verso il cielo, Tsonga ha fatto partita con Djokovic fino al 5 pari. Anzi, fino alla palla break del 5 pari. Sciupata quella Jo si è messo a copiare il suo connazionale facendo doppio fallo sul set point e uscendo dal campo nel secondo set.

Neanche dalle altre ragazze sono arrivate particolari consolazioni. La Williams maggiore ha giocato troppo poco quest’anno per impensiere una Sharapova che si avvia forse a rivincere Roma. La siberiana avrà però due discrete gatte da pelare prima la sorprendente Kerber che le ha fatto il favore di toglierle di mezzo la Kvitova – che farà bene a perdere qualche chilo se vuole davvero candidarsi al primo posto del ranking – e poi, nell’eventuale finale di domenica,  Serena. Posto che la Li, che zitta zitta è arrivata in semifinale, non sia già pronta per difendere il suo titolo del Roland Garros e quindi in grado di giocare un brutto tiro a Serena.

La serata si è chiusa con il solito show di Federer opposto al nostro italianuzzo costretto rapidamente a rendersi conto che non tutti gli svizzeri sono uguali. Se ieri aveva fatto una mezza prodezza a uscir fuori da una battaglia di nervi con Wawrinka, stavolta Seppi non si è neanche avvicinato al Re, in vena di mostrare a che punto è la sua marcia di avvicinamento al Roland Garros o forse ingolosito dalla partita che l’aspetta contro quello che deve ritenere l’usurpatore serbo. Chissà se domenica si torna al vintage o se Djokovic tornerà a essere, almeno per un fine settimana romano, Robonole.

Risultati s.m.: Ferrer b. Gasquet 7/6 (4) 6/3; Nadal b. Berdych 6/4 7/5; Djokovic b. Tsonga 7/5 6/1; Federer b. Seppi 6/1 6/2. s. f. S. Williams b. Pennetta 4-0 (rit.); Li b. Cibulkova 6/1 7/6 (4); Sharapova b. V. Williams 6/4 6/3;  Kerber b. Kvitova 7/6 (2) 1/6  6/1


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Proprio quando sembrava che gli internazionali di roma potessero davvero entrare nel vivo è arrivata la giornata noiosa. A rovinare la festa ha cominciato subito la nostra pennetta. Esaltata dalla gran partita di ieri, la brindisina iniziava di gran carriera il match contro la serenona procurandosi subito una palla break. Neanche il tempo di sperare e l'americana non solo teneva il proprio servizio con tre prime folgoranti, ma da 0-30 sul servizio dell'avversaria la seppelliva sotto una gragnuola di colpi portandosi fino al 3-0. Lì la partita è letteralmente finita, complice il solito polso delicato di flavia, che l'ha mollata sul più bello. L'italiana ha provato a gicoare un altro game ma non riusciva a spingere col servizio e a quel punto ha preferito mollare.

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