«Conosco poco Catania, che mi è stata descritta come una città molto viva. È certo che dovrò studiare tanto». Sono le prime parole che la nuova prefetta Silvana Riccio ha scelto durante il suo insediamento nel capoluogo etneo. La rappresentante governativa, originaria di Napoli, ha incontrato la stampa in una saletta di palazzo Minoriti dopo la prima giornata di lavoro trascorsa in città. Ex prefetta di Piacenza e Rieti, ma anche commissaria straordinaria nel Comune di Casal di Principe dopo lo scioglimento dell’ente per camorra, Riccio ha preso il posto della discussa Maria Guia Federico, che è stata trasferita a Campobasso, in Molise. «Questa è una sede interessante da un punto di vista professionale – spiega – e io proverò a essere all’altezza di questo ruolo, cercando di essere presente il più possibile».
Ho letto della Sicilia solo sui quotidiani nazionali
Riccio, durante il colloquio con i giornalisti locali durato circa dieci minuti e concluso offrendo un caffè, ha scelto di non esporsi su nessuno dei temi caldi che riguardano gli uffici di via Etnea: dalla vicenda del Centro richiedenti asilo di Mineo, passando per la possibilità di una commissione d’accesso al Comune di Catania, fino ai nodi che riguardano l’emergenza lavoro. «Sicuramente le sottoporranno anche i casi che riguardano le aggressioni negli ospedali. Cosa ne pensa di questi fatti?», le chiede un cronista. La prefetta ascolta con stupore la domanda e chiede maggiori chiarimenti al suo interlocutore. «Vi premetto che io ho letto di Catania soltanto sui quotidiani nazionali. Non mi è capitato di leggere questioni riguardanti la Sicilia sui giornali locali. Con voi spero di avere un rapporto trasparente e leggerò con attenzione quello che scriverete». I rimandi al mittente arrivano anche per l’emergenza rifiuti e la questione del possibile commissariamento della municipalità di Librino-San Giorgio per presunte infiltrazioni mafiose: «Ripeto avrò tanto da studiare, poi parleranno gli atti», conclude.
I prossimi impegni istituzionali della nuova prefetta prevedono un faccia a faccia ufficiale con il sindaco Enzo Bianco, successivamente un incontro con il presidente della Regione Rosario Crocetta. L’ex Maria Guia Federico, dopo avere partecipato alle celebrazioni delle festa di Sant’Agata, ha scelto di salutare la città con una visita a palazzo degli Elefanti. Il primo cittadino ha sottolineato «il lavoro svolto, sperando che il rapporto affettivo con la città non termini». Un epilogo che non è stato salutato con gli stessi toni da Addiopizzo Catania. In un post pubblicato sulla pagina Facebook del movimento antimafia si legge a chiare lettere: «Non ci uniremo al coro di quanti hanno ringraziato Maria Guia Federico per il lavoro svolto per questa città, semplicemente perché riteniamo, magari sbagliando, che avrebbe potuto fare molto di più e meglio. Non ne sentiremo la mancanza cosi come non ne abbiamo avvertito la presenza».
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