InformaCovid, il sistema online per monitorare la pandemia L’appello dell’ideatore: «La Regione si apra agli open data»

«Mi rivolgo al presidente Nello Musumeci e all’assessore alla Sanità Ruggero Razza affinché sposino l’idea del progetto e si aprano agli open data». Solo 19 anni ma con le idee chiare Dennis Angemi, giovane diplomato di Regalbuto, è l’ideatore di InformaCovid, un sistema di raccolta e condivisione dei dati sulla pandemia su base comunale nato circa un anno e mezzo fa. Uno strumento, o meglio, un «kit di strumenti» che si inserisce in un contesto più ampio: quello di Open Data Sicilia, la comunità civica che si propone di diffondere la cultura e le prassi dell’open government e degli open data. Ovvero quei dati che possono essere liberamente utilizzati, riutilizzati e ridistribuiti da chiunque, con la necessità di citarne la fonte e di condividerli con lo stesso tipo di licenza con cui sono stati originariamente rilasciati. «InformaCovid è un mezzo di raccolta e condivisione dei dati per dare a tutti la possibilità di monitorare l’evolvere della pandemia nel proprio territorio», sostiene Angemi a MeridioNews

L’iniziativa ha preso le mosse nel corso della frequentazione di Angemi dell’ultimo anno di liceo. «A scuola abbiamo studiato gli open data con riferimento alla pandemia e ci siamo resi conto che, sebbene siano presenti sul sito della Regione e del Dasoe (il dipartimento Attività sanitarie e Osservatorio epidemiologico, ndr), i dati non sono aperti perché non sono leggibili e interpretabili da tutti». Campo in cui le rilevazioni pubblicate dalla Regione risulterebbero deficitarie. In una gestione della pandemia balzata agli onori delle cronache giudiziarie la scorsa primavera con l’inchiesta sui falsi dati Covid che ha coinvolto anche l’assessore regionale Ruggero Razza. «La Regione pubblica i dati in formato Pdf ma non sono interpretabili – sostiene Angemi -. Così è nata l’idea di creare un progetto che potesse dare a tutti la possibilità di monitorare la pandemia a partire dal proprio comune di residenza». Realizzando un sistema «rivolto principalmente ai sindaci delle città italiane – si legge sul sito – ma anche ad associazioni, scuole e testate giornalistiche». 

Chiunque sia in possesso di dati provenienti da fonti ufficiali e autorevoli, dunque, può utilizzare la piattaforma. «I Comuni comunicano i dati che ricevono dalle Asp ma spesso i diversi distretti dislocati sul territorio utilizzano diversi indici per indicare gli stessi dati – spiega Angemi – noi li prendiamo, li elaboriamo e li ordiniamo sintatticamente». Attualmente sono 32 i Comuni che hanno aderito al progetto, a partire da Regalbuto la cui adesione è stata portata avanti proprio dal giovane Dennis. Ci sono diversi modi per potere usufruire del sistema: «I Comuni possono inviarceli in formato Excel, noi li elaboriamo e li inseriamo nella piattaforma oppure, per tutti gli altri soggetti in possesso dei bollettini dell’Asp e tramite un accordo con lo staff, viene creato un profilo attraverso cui accedere e caricare i dati già elaborati». Ma le difficoltà non mancano. «Per esempio, alcune aziende sanitarie utilizzano il parametro contagiati e altre quello di soggetti positivi – spiega ancora Angemi -, noi cerchiamo di studiare i diversi criteri adottati e sistemare i dati». 


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