Il candidato ha riunito i suoi al comitato elettorale di piazza Sturzo e ha annunciato di aver ricevuto un invito a comparire davanti ai magistrati lunedì prossimo. Seguirà una conferenza stampa. Nadia Spallitta: «Vige il principio della presunzione di innocenza. Sarà lui che dovrà fare le sue valutazioni in merito alla candidatura»
Ferrandelli: «Continuo la campagna elettorale» Filoramo: «Fiducioso dimostri estraneità ai fatti»
«Sono tranquillo, lunedì dovrei essere sentito dai magistrati. Sto continuando a lavorare perché sono in campagna elettorale». Queste le parole di Fabrizio Ferrandelli all’uscita del comitato elettorale di piazza Sturzo, dove ha incontrato i suoi sostenitori. Oggi si è appreso che l’ex deputato regionale, dimessosi dalla carica in polemica col suo ex partito, il Pd, è indagato per voto di scambio politico mafioso per una vicenda che risale al 2012. Ferrandelli, apparso disteso nel corso dell’incontro, ha ribadito che «andrà avanti più agguerrito di prima». Lo stesso Ferrandelli, con una nota, ha comunicato di aver ricevuto l’invito a comparire davanti ai magistrati, riservandosi di entrare successivamente nel merito della vicenda in una conferenza stampa la cui data non è stata ancora fissata.
Intanto arrivano i primi commenti politici alla notizia dell’indagine che riguarda il candidato sindaco. «Premetto che, fino a quando non c’è una sentenza passata in giudicato, vige il principio di presunzione di innocenza – dice Nadia Spallitta, vicepresidente del consiglio comunale – e che si tratta di una vicenda pesante e spiacevole da tutti i punti di vista. Sotto il profilo prettamente politico, non conoscendo gli atti giudiziari ma soltanto le notizie apprese dalla stampa, non so cosa sia opportuno fare per un candidato sindaco. In relazione allo stato di avanzamento dell’azione legale – continua Spallitta – in applicazione di principi etici e di opportunità, sarà lui che dovrà fare le sue valutazioni. Mi limito a osservare che esiste un profilo di pesantezza e spiacevolezza per la vicenda in sé. Non sono contenta di avere appreso questa notizia, che spiazza e dispiace e che appesantisce il dibattito politico. Preferirei che una campagna elettorale si fondasse sull’enunciazione di programmi, su un progetto per la città di Palermo».
Il consigliere comunale del Pd Rosario Filoramo si augura che «Si risolva tutto in una bolla di sapone. Non immagino nulla di negativo per Fabrizio – ha detto – Lo conosco, sono fiducioso sul fatto che sarà dimostrata la sua estraneità a questi fatti». No comment del sottosegretario Davide Faraone, avversario di Ferrandelli alle primarie del 2012, mentre da Forza Italia c’è da registrare il tweet andreottiano di Gianfranco Micciché: «Avviso di garanzia a Ferrandelli: a pensar male si fa peccato ma spesso ci si azzecca», ha scritto il commissario azzurro in Sicilia. Fino a qualche mese fa si parlava di un possibile appoggio di Forza Italia a Ferrandelli, ipotesi naufragata di fronte alla scelta dell’ex deputato regionale di avere a sostegno solo liste civiche e senza simboli di partito.
Il segretario provinciale del Pd Carmelo Miceli affida a facebook il proprio commento sulla vicenda: «Alcuni pensavano che avrei esultato per l’avvenuto deposito della perizia sulle firme false del Movimento 5 Stelle – scrive sul social network – Altri che avrei potuto cogliere la palla al balzo per vendicare il partito contro chi lo ha tradito di recente. Niente di tutto questo. Rimango garantista e, a prescindere dalla collocazione dei soggetti diversamente coinvolti – prosegue – continuo a considerare ogni persona sottoposta a procedimento penale innocente fino a prova contraria e a sentenza definitiva. E a chi mi ha detto che, in fondo, le vicende odierne riguardano solo esponenti dell’antipolitica, rispondo invece che oggi è giorno un giorno triste per la politica. Tutta».