È profondamente turbato Salvatore Migliore, consigliere comunale e amico di Salvo Nazzarini con il quale ha condiviso tante battaglie politiche. Seppur a fatica accetta di parlare: «Adesso non dobbiamo lasciarci abbattere e sperare che la moglie si salvi»
Incidente sulla A29, morto l’ex vicesindaco di Carini Un amico lo ricorda: «Gli piaceva stare tra la gente»
È profondamente turbato Salvatore Migliore, consigliere comunale e amico dell’ex vicesindaco di Carini, Salvo Nazzarini morto in un incidente stradale la scorsa notte sul raccordo autostradale Palermo-Mazara del Vallo. Seppur a fatica accetta di parlare. «Ho appreso la notizia intorno alle 6.30 del mattino da un mio familiare. Pensavo fosse uno scherzo data la giornata (1 aprile ndr) e invece è tutto vero. E pensare che ci saremmo dovuti vedere la prossima settimana per motivi di lavoro».
«Sono davvero scosso anche perché Salvo era un amico con il quale ho condiviso tante battaglie politiche». La loro amicizia ultradecennale nasce e si rafforza all’interno del Comune. La passione per la politica li univa (come accaduto negli ultimi cinque anni, quando hanno condiviso lo stesso percorso) ma a volte li vedeva su posizioni opposte. Ma ciò non intaccava mai il rapporto di amicizia.
Per un attimo la voce si fa squillante quando gli chiediamo di raccontare chi era Nazzarini, oltre il suo impegno politico o quello di direttore dell’istituto Blaise Pascal di Carini, frequentato da tanti giovani che lui amava formare. «Salvo a volte poteva sembrare eccessivo per la sua voglia di fare che metteva in ogni cosa e che spesso si scontrava con la burocrazia e le difficoltà quotidiane. Era fatto così e gli piaceva stare in mezzo alla gente. Amava soprattutto la compagnia degli amici di sempre con i quali passava diverse serate nella sua villa tra Torretta e Carini. E poi ricordo anche la passione che condivideva con la moglie per lo spinning e spesso venivano in paese per praticarlo e incontrarsi con altri appassionati». «Adesso- conclude Migliore- non dobbiamo lasciarci abbattere e sperare che la moglie si salvi».