Lo sfogo arriva da un cittadino che ha fotografato le auto che sorvegliano il sindaco etneo, posteggiate sotto casa sua in modo «trasgressivo». Le contravvenzioni si trovano però solo sui mezzi dei privati cittadini, nella stessa posizione. «Non dipende da lui ma dalla prefettura, che organizza il servizio di scorta», rispondono dallo staff di Bianco. Guarda le foto
Il vicino di casa di Enzo Bianco sulle auto di scorta «Loro in sosta selvaggia, le multe solo ai cittadini»
«Il sindaco Bianco ancora si fa attendere. Dopo un’ora le auto della scorta sono parcheggiate trasgressive: una diagonale e una sulle strisce. E qui, dopo che lui se ne va, vengono mandati squadroni di vigili urbani a fare le multe e carro attrezzi». Lo sfogo arriva da un vicino di casa del primo cittadino di Catania Enzo Bianco. Che affida la sua denuncia alle immagini per dimostrare la disparità di trattamento subita dalle auto in sosta tra via Vincenzo Giuffrida e via della Fiaccola, una appena prima dell’incrocio con via Gabriele D’Annunzio. Da un lato ci sono gli scatti delle due auto di scorta del sindaco, posteggiate in violazione del codice della strada: una in curva e l’altra sulle strisce pedonali. Dall’altro due auto di altrettanti cittadini, posteggiate dopo nella stessa posizione, e con una multa sul parabrezza.
«Signori, se vi interessa, a me non piace come ragiona il primo cittadino», continua il residente. Che racconta come in un’occasione, per una simile infrazione, lui abbia pagato una salata sanzione. «La mia macchina, messa nella stessa posizione per andare ad accompagnare mio nipote da mia madre, mi è costata 55 euro di carro attrezzi della Sostare e 80 euro di multa», racconta. «Ma loro sono autorizzati, perché lui come primo cittadino è autorizzato a fare questo», continua amareggiato il vicino di casa di Bianco. «Questa è una protesta verso il sindaco che per primo dovrebbe rispettare le regole».
«Non dipende dal primo cittadino ma dalla prefettura, che organizza il servizio di scorta», spiegano dallo staff di Bianco. «È stato minacciato di morte e gli è stata assegnata una scorta che, in quanto tale, non agisce da privato cittadino. E, ovviamente, non è certo il sindaco a dire agli agenti cosa fare o dove posteggiare».