Il treno della civiltà e del buon senso è fermo sul binario morto

UN ALTRO ANGOLO DELLA CITTA’ OFFESO DALL’INCURIA E DALL’ABBANDONO: FINO A QUANDO REGGERA LA PAZIENZA DEI CITTADINI?

di Aldo Di Vita

C’erano una volta la stazione Lolli e la sua meravigliosa villa, oggi rimane solo la giungla, l’inciviltà e il degrado.Percorrendo la via Dante da piazza Castelnuovo (Politeama), sulla destra a meno di un kilometro si giunge a piazza Lolli, che ha una vasta area di verde pubblico con alberi a fusto alto a maggioranza appartenenti alla famiglia delle palme tipiche dell’aria mediterranea, fornita di due fontane, piante fiori e aiole. Nella parte frontale alla via Dante, é ubicato il cineteatro Dante e sulla sinistra, della villa e del teatro si trova la vecchia stazione ferroviaria Lolli dismessa nel 1974. Adesso la stazione è in stato di totale abbandono, la strada adiacente e il marciapiede sono sede di macchine abbandonate e in particolare una delle auto ormai un relitto è diventato dimora di un uomo che vive in condizione di povertà assoluta. Il marciapiede per tutta la sua lunghezza  è colmo di immondizia ed erbacce. La struttura della vecchia stazione appare di un colore grigio fiume dovuto all’inquinamento ambientale, le finestre hanno i vetri rotti e le porte sono in pessime condizioni. A sinistra della stazione lato teatro Dante è tutto transennato per i lavori del passante ferroviario sotto la linea ferrata dismessa della vecchia stazione. Dando uno sguardo attento si può notare, che entrare nel cantiere é di una facilita pazzesca perché mal delimitato da transenne é facilmente valicabili. Ciò evidentemente comporta un pericolo per i bambini che solitamente vanno a giocare nella villa Lolli  che irresponsabilmente potrebbero valicare le transenne. Inoltre può diventare opportunità per sciacalli e vandali per scorrerie e ruberie di materiale del cantiere.

La villa é in uno stato pietoso fontane sedili sono state vandalizzate da vernici spray e alcune parti presentano anche dei danni materiali. Le condizioni del verde pubblico sono ai limiti: scarsa e mediocre manutenzione, vasche e fontane hanno un aspetto malandato con acqua putrida e colombe morte in avanzato stato di decomposizione, il terreno presenta un aspetto in terra battuta che generalmente diventa fangoso con le piogge e polveroso con le giornate di sole e vento caldo creando fastidi in entrambi i casi a bambini, mamme e anziani. La villa presenta anche un sistema d’illuminazione inesistente, infatti, tutti i paletti collocati attorno sono stati defraudati dei lampioncini e delle lampade prese da mira da ladri e vandali.

Nelle ore di tarda serata e notturne la piazza e la villa diventa meta di spacciatori e consumatori di sostanze alcoliche, le bottiglie e quant’altro sono abbandonate in ogni angolo della villa, assieme alle siringhe dei drogati.

Il servizio di sicurezza è inesistente né da parte delle forze dell’ordine né da parte della polizia municipale, La manutenzione avviene solo quando i cittadini fanno una forte pressione sull’amministrazione comunale, per abbandono del verde pubblico.

Le associazioni dei cittadini dopo il ripetersi continuo di tali fatti chiedono un maggiore impegno da parte dell’amministrazione, sia per la professionalità degli addetti al verde pubblico, sia degli addetti alla pulizia e manutenzione delle strutture presenti nella villa.

Inoltre si richiede una maggiore messa in sicurezza del cantiere del passante ferroviario e un controllo del territorio circostante per la sicurezza pubblica ad evitare scorrerie notturne di livello delinquenziale e vandalico a scopo preventivo anche del patrimonio pubblico, dell’ex stazione  di grande valore architettonico e storico e della bellissima villa .

I cittadini e le associazioni si riservano in caso di una mancata e pronta risposta materiale in tempi brevissimi dell’amministrazione comunale, di inoltrare ricorso legale alla magistratura e al prefetto di Palermo all’arma dei carabinieri e della polizia di stato, e per quanto riguarda la stazione di competenza della regione siciliana é tenuta anch’essa a prendere da subito provvedimenti a garantire il patrimonio strutturale architettonico e culturale. Tutto ciò naturalmente mirato a sensibilizzare le istituzioni e l’opinione pubblica, per una maggiore crescita civile, e di qualitativa vivibilità.

Cenni storici La stazione Lolli nasce il 28ottobre del 1891, come stazione terminale della linea Palermo Castelvetrano Trapani, gestita dalla società ferrovia sicula occidentale, questa tratta molto tortuosa collegava le città delle aree agricole della zona occidentale sicula, era utilizzata in maggioranza per traffico merci che per quello passeggeri. Nel 1974 la stazione usci fuori servizio poiché non fu più eseguito il servizio passeggero perché fu aperta la nuova stazione Notarbartolo, Continuò per poco tempo il servizio merci per poi chiudere definitivamente. Questa linea che collegava Palermo alla stazione Lolli era molto scomoda per la viabilità cittadina, perche aveva i suoi binari a livello della sede stradale con passaggi a livello che rallentavano il traffico cittadino.

La struttura della stazione Lolli è un pregevole reperto architettonico industriale ottocentesco, lo stile è tipico della Palermo di quegli anni. L’edificio si compone di una struttura centrale a due livelli con corpo laterale a un’elevazione. I soffitti delle sale interne sono decorati da pregevoli affreschi. Altrettanto pregevole e la pensilina interna alla stazione posta sul primo binario costruita in ferro lavorato con strutture portanti in ghisa adesso e impossibile ammirare le sue fattezze. Altro esemplare pregiato e il suo orologio posto in alto tale alla stazione centrale di Palermo. Il suo meccanismo interno é un esemplare di tecnologia meccanica per quegli anni lontani.

Negli anni 80 si parlò di recupero della Stazione come museo delle ferrovie siciliane ma il progetto venne poi abbandonato. Nel 2000 al suo interno si tenne una mostra sulle stazioni di Palermo. Recentemente la stazione, su cui è posto il vincolo della Sovrintendenza ai beni culturali, è stata posta in vendita dalla Ferservizi tramite la società di gestione del patrimonio immobiliare della disciolta azienda delle ferrovie dello stato.

Il nome della piazza della stazione e della villa ha origine e attribuzione al violinista Antonio Lolli, nato a Bergamo nel 1730 e morto proprio a Palermo nel 1802. Antonio Lolli era un musicista famoso e rinomato, ricevette il violino in avorio in dono dalla regina Caterina II di Russia con inciso “ ad Antonio Lolli Caterina II Russiarum Imperatrix fecit et dedit”.


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