I centristi ed ex autonomisti vicini a Nicola D'Agostino hanno abbandonato il centrosinistra ed Enzo Bianco per sposare la causa del centrodestra. Dalle urne però un risultato sotto le aspettative. Ma i giochi potrebbero essere ancora in via di definizione
Il tonfo futurista alle comunali. Ma la porta resta aperta Pogliese: «Io leale». In giunta un posto per Coppolino?
«Sono una personale leale». Sono le parole che il nuovo sindaco di Catania, Salvo Pogliese, utilizza per commentare, ai microfoni di MeridioNews, il flop elettorale della lista Catania in azione. A conti fatti l’aggregazione civica resterà fuori dal Consiglio comunale ma una porta laterale potrebbe comunque rimanere aperta. I numeri, d’altronde, parlano chiaro: 5000 preferenze in totale per una percentuale che si attesta al 4,1 per cento. Quasi un punto di differenza dal risultato minimo per avere in mano l’ennesimo passepartout per Palazzo degli elefanti.
Perché dietro al contenitore costruito a ridosso del voto, a sostegno del candidato azzurro, c’era la mano indelebile di Sicilia futura. La creatura politica centrista, ma ultimamente orientata verso il centrosinistra, nata nel 2013 per volontà del triumvirato composto dall’ex capogruppo autonomista all’Ars Nicola D’Agostino, oggi parlamentare regionale per la terza volta, in tandem con l’ex ministro Totò Cardinale e con Nico Torrisi, amministratore delegato della società che gestisce l’aeroporto di Catania con un passato da assessore alle Infrastrutture di Rosario Crocetta.
Dopo anni a sostegno in aula allo sconfitto Enzo Bianco i futuristi si sono spostati sul fronte del centrodestra. Un riposizionamento da leggere anche in chiave di quella che sarà la squadra del nuovo primo cittadino. Non è un mistero che a Catania in azione dovrebbe toccare, a prescindere dal flop delle urne, un assessorato. Destinatario? Probabilmente Carmelo Coppolino. Ex presidente della prima municipalità del centrodestra poi non eletto in municipio nel 2013 ma comunque subentrato dopo le dimissioni di Mario Chisari, capogruppo degli autonomisti di Grande Catania.
L’anno successivo il passaggio in Sicilia Futura e la recente candidatura alle regionali, finendo secondo dietro a D’Agostino ma con la promessa, da parte di quest’ultimo, delle dimissioni all’Ars per la candidatura al parlamento nazionale con l’effige del Pd. Il meccanismo però si è inceppato: D’Agostino non è stato eletto a Roma ed è rimasto al suo posto a Palermo. Per Coppolino adesso la prospettiva è quella di entrare nella squadra di Pogliese. «Auguri al nuovo sindaco di Catania», scrive sulla sua pagina Facebook, postando una foto con l’ex eurodeputato di Forza Italia. Qualche ora dopo le parole del nuovo inquilino di Palazzo degli elefanti: «Sono una persona leale».
Nonostante l’eventuale riposizionamento di un suo elemento, Sicilia futura da questa tornata elettorale esce con le ossa rotte. E da capire, adesso, ci sarà anche la gestione di alcuni posti di sottogoverno. Su tutti l’eventuale riconferma dell’avvocato Luca Blasi, nominato da Bianco, proprio in quota dagostiniani, come vertice della partecipata Sostare. Intanto Pogliese incassa, tramite un comunicato stampa, anche gli auguri di buon lavoro da parte di Torrisi: «Siamo certi – spiega in tandem con la presidente del consiglio d’amministrazione Daniela Baglieri – di poter contare su proficue e fattive sinergie istituzionali con il nuovo sindaco e con gli assessori della giunta nominata nei prossimi giorni ad amministrare Catania».