La relazione dei magistrati contabili sullo stato delle casse amministrative viene analizzata dal quotidiano di Confindustria. Che ricorda la scadenza del 10 marzo per attuare le misure necessarie. Orlando non ci sta e attacca: «Le società sono tutte in utile, tranne una»
Il Sole 24 ore vs Comune sui conti delle partecipate «Rischio commissariamento». «Hanno dato i numeri»
Torna a far parlare di sè la relazione della Corte dei Conti che bacchettava il Comune di Palermo sullo stato delle casse amministrative. Nei giorni scorsi il documento di 18 pagine dei magistrati contabili – già analizzato da Meridionews lo scorso 28 gennaio – è stato ripreso da Il Sole 24 ore, il giornale di Confindustria e tra i più accreditati osservatori economici.
«A chi bazzica i conti degli enti locali – scrive Gianni Trovati – non può apparire particolarmente nuova una storia che racconta di aziende comunali in crisi che trascinano nel gorgo i conti del Comune fino a portare alla capitolazione del dissesto. Questa volta, però, in gioco c’è il futuro di un capoluogo di Regione. Si tratta di Palermo, 674mila abitanti e un bilancio da 2,5 miliardi».
Secondo il giornalista, che riprende appunto «le attenzioni della Corte», si attendono adesso «una serie di misure messe nero su bianco entro il 10 marzo, fra un mese. Il rischio, se le risposte in arrivo da Palazzo delle Aquile non convinceranno i magistrati dei conti, è quello di una sorta di commissariamento dei conti con il blocco automatico dei programmi di spesa giudicati senza copertura».
Ma la giunta Orlando, con la campagna elettorale avviata, non si limita ad incassare il colpo e rilancia. «Spiace notare che una testata solitamente affidabile e attenta ai numeri – è il commento del sindaco- questa volta ha proprio dato i numeri, che non meritano alcun commento. La verità del Comune e delle partecipate è che dai 55 milioni di passivi e tre società dichiarate fallite con sentenza si è passati a società tutte in utile, tranne una, ed un risanamento progressivo e continuo. Soprattutto si è passati dalla inesistenza dei servizi a società che rispondono sempre più alle esigenze della città e dei cittadini».