Il reporter Barbagallo aggredito per un video Aveva denunciato il voto di scambio

«Uscivo dalla redazione di Tra, la tv di Acireale dove lavoro, intorno alle 15 del pomeriggio. Qualche metro dopo un uomo su un motorino ha iniziato a inseguirmi colpendo la mia auto con violenza. Se avessi avuto i finestrini abbassati mi avrebbe colpito in faccia». Vincenzo Barbagallo è un giovane giornalista di Aci Sant’Antonio, paese alle pendici dell’Etna dove, pochi giorni fa, si sono tenute le votazioni per l’elezione del nuovo sindaco e del consiglio comunale. Il 4 giugno il reporter è stato autore di un servizio video per Repubblica Tv, un’intervista a un uomo che denuncia di aver ricevuto la promessa di venticinque euro per un voto. Un video che, secondo i carabinieri di Aci Sant’Antonio (dove si è concluso l’inseguimento), sarebbe all’origine dell’aggressione.

Il lavoro è stato presentato dallo stesso Barbagallo giorno 7 giugno, in un dibattito televisivo con ospiti i sei candidati a sindaco. «Rifiutavano l’idea che il video fosse autentico e, a margine della puntata, tre di loro si sono lamentati dicendo che questa cosa li danneggiava, chiedendo che il video non andasse più in onda», riferisce Barbagallo. Un episodio ritornatogli alla mente al momento dell’aggressione, conclusasi fortunatamente solo con un po’ di paura e un’ammaccatura sull’auto. «Non ho molto dubbi che l’uomo ce l’avesse con me, il paese è piccolo e posteggio la macchina sempre nello stesso posto, con il bollino stampa – riferisce Barbagallo – Ma sono stati i carabinieri, a cui ho subito denunciato l’accaduto, a mettermi in guardia sul fatto che l’episodio potesse essere collegato al video sul voto di scambio». Carabinieri che avrebbero anche consigliato al giovane di non continuare con la sua attività giornalistica occupandosi del tema, per evitare altri episodi simili.

«Io non mi fermerò, non è una mia battaglia personale, semplicemente è il mio lavoro. Non sto facendo chissà quale cosa eroica: mi pagano poco, ma devo comunque garantire un servizio come si deve», afferma sicuro il giornalista, che la scorsa estate era stato querelato dal corpo dei vigili urbani di Aci Sant’Antonio per aver ripreso un agente – pur coprendogli il volto – scaricare delle buste della spesa dall’auto di servizio. In attesa del ballottaggio tra Enzo D’Agata (centrodestra) e Santo Orazio Caruso (centrosinistra), Barbagallo continuerà quindi la sua attività di cronaca politica. «Io so benissimo chi è il candidato che ha chiesto i voti e da che parte sta, ma non lo dico per tutelare la persona che ho intervistato. Lui ha fatto la denuncia, e sarà l’autorità ad agire contro il presunto compratore di voti», conclude.

Leandro Perrotta

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