La seconda partita del primo turno del Girone A vede protagoniste, sotto una vera e propria burrasca, all’Estadio das Dunas di Natal, il Messico di Miguel Herrera (Mex) ed il Camerun di Volker Finke (Ger).
Le due squadre arrivano al Mondiale dopo aver superato tanti problemi e difficoltà.
Il Messico, risalito all’ultimo soffio sul treno degli spareggi poi vinti con la Nuova Zelanda, sembra essere la squadra più in difficoltà del girone, ma, proprio a causa di questa condizione, sono riusciti a compattarsi e ad offrire buone prestazioni. Gioca con il 3-5-1-1 con Ochoa in porta; Rodriguez, Marquez e Moreno in difesa; Aguilar, Herrera, Vazquez, Guardado e Layun a centrocampo; Dos Santos a supporto di Peralta in attacco.
Mentre il Camerun, pur essendo una squadra tosta e fisicamente tonica, è arrivata al Mondiale con problemi relativi al premio da ricevere dalla Federazione Camerunense, mettendo anche in apprensione tutti gli appassionati, facendo addirittura pensare ad un possibile ritiro. L’accordo è stato poi fortunatamente trovato e sono così partiti alla volta del Brasile insieme alla stella Eto’o. Il Camerun è sceso in campo con 4-3-2-1 con Itanjde in porta; Djeugoue, Nkoulou, Chedjou e Assou Ekotto in difesa; Mbia, Song e Enoh a centrocampo; Moukandjo e Choupo-Moting a supportare proprio Eto’o.
La partita, fin dai primi minuti, è stata intensa e ricca di episodi che hanno fatto discutere: il Messico parte forte e troverebbe la rete con Giovani Dos Santos all’11’, ma l’ex attaccante del Barcellona viene pescato in una inesistente posizione di fuorigioco. Stessa cosa accade al 30′, quando ancora Dos Santos insacca da pochi metri di testa sugli sviluppi di un angolo, ma si vede annullare un gol validissimo. In mezzo, qualche fiammata del Camerun, che comunque non è riuscita ad impensierire la retroguardia Messicana.
Nel secondo tempo, il Messico riprende ad attaccare a testa bassa, così dopo un’ora esatta di gioco arriva il meritato vantaggio: con un’azione tutta di prima, Dos Santos arriva al tiro, che viene respinto sui piedi di Peralta che sigla il più facile dei tap-in. Il Messico abbassa il baricentro, aumentando il possesso palla, ma ai Leoni manca la giusta cattiveria nel pressing e una fase offensiva organizzata. Solo al 90′, sul colpo di testa di Moukandjo, è plastico e spettacolare il volo di Ochoa, alla prima e unica parata della sua partita. La Tricolor vince con pieno merito contro Eto’o e compagni. Davvero deludente la prova dei Leoni Indomabili, il cui cammino ai Mondiali ora si complica vistosamente. Bene invece il Messico, che ha giocato una gara ordinata e accorta.
Messico (3-5-1-1): Ochoa; Rodríguez, Márquez, Moreno; Layún, Vázquez, Herrera (90?+2 Salcido), Guardado (69? Fabián) Aguilar; dos Santos, Peralta(73? Hernández).
A disp.: Corona, Talavera, Reyes, Jiménez, Pulido, Ponce, Brizuela, Aquino, Peña.
CT: Miguel Herrera .?
Camerun (4-3-2-1): Itandje; Djeugoué (46? Nounkeu), NKoulou, Chedjou, Assou-Ekotto; Mbia, Song (79?Webó ), Enoh; Moukandjo, Etoo, Choupo-Moting.
A disp.: Feudjou, NDjock, Aboubakar, Makoun, Bedimo, Olinga, Salli, Matip, Nyom, NGuémo.
CT: Volker Finke.?
Arbitro: Wilmar Roldán (COL).?
?Note Ammoniti: Moreno (M),Nounkeu (C). Recupero: 2? p.t. / 4? s.t.
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