Dall’ingresso di Pablo Cosentino in società, e fino al 30 giugno dello scorso anno, il Catania aveva speso 21 milioni di euro nell'acquisto di giocatori. Con plusvalenze ricavate dalle cessioni pari a 10 milioni. Curioso il caso dell’attaccante Leto, giunto a parametro zero ma pagato 1,25 milioni. Giallo Rinaudo: Lo Sporting Lisbona lamenta sulla stampa portoghese il mancato pagamento. Ma a bilancio risultano 1,6 milioni spesi
Il Catania ha speso 21 milioni sul calciomercato Lodi il più caro di sempre, Calaiò solo mille euro
Il presidente del Calcio Catania risulta essere ancora Antonino Pulvirenti. E’ questa la prima precisazione necessaria dopo l’analisi del bilancio economico presentato dal Calcio Catania lo scorso novembre, e aggiornato al 30 giugno 2014. Una conferma non così scontata viste le insistenti voci, circolanti da qualche mese, di un già avvenuto passaggio di mano. Chiarito ciò, l’analisi prodotta ha interessato prevalentemente la parte di bilancio riguardante le mosse di calciomercato condotte negli ultimi anni di gestione.
La prima sottolineatura la merita l’operazione Sebastian Leto. L’attaccante argentino fu preso dal Catania (nella primavera 2013) a parametro zero (poiché svincolato) ma non a costo zero. Tra commissioni ad agenti, intermediari e scartoffie burocratiche, il Catania ha messo a bilancio 1,25 milioni. Il giocatore, a quel tempo, era rappresentato da Pablo Cosentino. Dall’ingresso in società dell’ex procuratore argentino, il Catania ha investito sul calciomercato come mai prima. Tra gli acquisti operati, alcuni dei più costosi a bilancio sono Monzon (3,3 milioni), Peruzzi (3,2 milioni) e Rinaudo (1,6 milioni). Sebbene fonti giornalistiche portoghesi riportino le lamentele dello Sporting Lisbona per il mancato pagamento di Rinaudo, nel bilancio figura la spesa per il centrocampista.
Nell’ultimo bilancio sono presenti pure i costi di alcuni tra gli acquisti più recenti. Nell’elenco che segue la cifra successiva al costo del cartellino riguarda verosimilmente le commissioni pagate ad agenti ed intermediari. Martinho (1,8milioni
Sull’altro braccio della bilancia vanno messe le plusvalenze realizzate nel medesimo periodo di tempo. Riguardano quasi tutte giocatori acquistati dalle precedenti gestioni (Gomez 4,9milioni, Biagianti 286mila, Antenucci 258mila, Andujar 1,1 milioni, Lodi 5,4milioni) ad eccezione di Tachtisdis (1,5milioni). Il totale, comprensivo delle minusvalenze (Lanzafame 1milioni, Morimoto 1,1milioni, Paglialunga 330mila), sfiora gli 11 milioni di euro. Solo nel prossimo bilancio sarà visibile l’impatto delle cessioni di Lopez (definitivo 1,3milioni), Izco (temporaneo 1milioni), Bergessio (definitivo 2,65milioni), Bellusci (definitivo 1,8milioni), Barrientos (definitivo 1,4milioni), Doukara (definitivo 800mila). Da valutare anche la più recente cessione definitiva di Peruzzi al Boca Juniors, e di Leto, Monzon e Rolin qualora Lanus e Boca Juniors dovessero esercitare il diritto di riscatto loro riservato. Da giugno, per ammortizzare dolcemente i costi degli investimenti prodotti negli ultimi due anni sul parco giocatori (che non tengono conto degli esborsi sostenuti lo scorso gennaio), il Catania non potrà contare più sul “paracadute” di 12 milioni di euro corrisposto a seguito della retrocessione. La società dovrà perciò essere molto brava a recuperare almeno un’altra decina di milioni di euro in plusvalenze. Compito più difficile con la squadra impegnata lontana dal campionato di serie A.
Tra le curiosità trovate analizzando il bilancio, spicca il costo d’acquisto di Emanuele Calaiò. L’attaccante, il cui procuratore Alessandro Moggi ne ha curato l’arrivo al Catania, è stato pagato 1.000 euro + iva. Poco più di un cellulare Apple ultimo modello. Per rendere meglio le proporzioni, Calaiò è costato tanto quanto il Catania ha pagato per il portiere Terracciano e tanto quanto ha ricevuto dal Cittadella per la cessione dell’attaccante Donnarumma. Sul podio degli acquisti più costosi della storia del Catania, primo posto a Lodi (6milioni), secondo a Moretti (4milioni) terzo a Rolin (3,45milioni). Nonostante l’esborso record, Cosentino fu risoluto nel cedere Lodi al Parma una volta riportato Rinaudo a Catania: «Non ho mai avuto dubbi su quale giocatore fosse il più adatto da scegliere per giocare davanti alla difesa». Stessa sorte capitata a Moretti: «Non fa parte del nostro progetto e non lo farebbe neanche se avessimo il posto Over 21 per tesserarlo» disse Cosentino prima di cederlo in prestito al Vicenza. A proposito di Lodi, il centrocampista tornerà ad essere rossazzurro a Luglio. Inoltre, se il Parma fallisse, il Catania sarebbe costretto a pagare gli stipendi eventualmente non corrisposti al centrocampista dal club gialloblu.