A Gennaio raggiungeranno quota +30%. Un incremento insostenibile per le aziende del settore. Se ne discuterà domani nella sede di Confindustria Sicilia con gli imprenditori che stanno lanciando una campagna e una petizione contro gli inasprimenti fiscali
Il brand del Marsala a rischio Troppe accise e sempre più care
Un intero comparto, quello del Marsala, simbolo del made in Sicily, rischia di essere azzerato dal continuo aumento delle accise. A lanciare l’allarme è Confindustria, spiegando che gli incrementi di accisa sugli spiriti e sui prodotti intermedi, che interesseranno anche il vino liquoroso Marsala, raggiungeranno il prossimo gennaio quota +30 per cento. Un incremento insostenibile per le aziende. Di questo si discuterà domani, alle 12, presso la sede di Confindustria Sicilia, in occasione dell’incontro promosso da Federvini su ”Allarme accise. A rischio il futuro del Marsala”.
Interverranno, tra gli altri, il presidente di Confindustria Trapani, Gregory Bongiorno; il direttore generale di Federvini (Federazione italiana industriali produttori, esportatori e importatori di vini, acqueviti, liquori, sciroppi, aceto ed affini), Ottavio Cagiano de Azevedo; il presidente di Federvini Sicilia, Benedetto Renda; e il consigliere delegato del Consorzio di tutela del vino Marsala, Diego Maggio.
In occasione dell’incontro verrà presentata anche la campagna #stopalleaccise, che invita gli italiani a sottoscrivere una petizione online contro gli inasprimenti fiscali che mettono a rischio la sopravvivenza dell’intero settore delle bevande alcoliche (vino escluso).