La penisola di fronte a Ortigia trasformata per un giorno in riserva, grazie a Sos Siracusa che ha coinvolto decine di gruppi e associazioni. «Speriamo sia la rampa di lancio per una nuova gestione del territorio e chissà, della economia di una città turistica come è Siracusa». Guarda le foto
Il 2 giugno al Plemmirio, grande successo Migliaia di persone per escursioni e attività
«Centinaia i turisti e residenti che con meraviglia hanno scoperto un tesoro che è sempre stato li, sotto i nostri occhi». Il 2 giugno alle penisola del Plemmirio, trasformata per un giorno in riserva, è stato un grande successo. Migliaia le persone che, sin dalle prime ore del mattino, hanno fatto la fila ad Ortigia, nella zona di imbarco dei traghett per raggiungere via mare proprio quel lembo di terra che guarda frontalmente il centro storico di Siracusa.
L’iniziativa, lanciata dal comitato Sos Siracusa, ha visto la collaborazione di moltissimi gruppi e associazioni. L’obiettivo era far vedere come potrebbe essere il Plemmirio nel momento in cui diventerà davvero area protetta, come potrebbe essere fruito da residenti e turisti nel rispetto dell’ambiente e portando ricchezza a tutto il territorio. L’iter è alla fase conclusiva e si attende solo la decisione finale della Regione. «Una giornata autogestita – commentano gli organizzatori – nella quale ci si è cimentati tutti insieme nella gestione non solo di una riserva ma di una porzione di città come il Plemmirio, coordinando tutto dai trasporti, all’accoglienza, dalla installazione della segnaletica alla gestione autonoma del traffico veicolare in assenza di vigili urbani».
Oltre ai collegamenti via mare da Ortigia, sono state pianificate molte attività sugli oltre cinque chilometri di costa, raggiunte attraverso i sentieri, attrezzati per l’occasione. Così gli scout hanno presidiato gli info-point; i ragazzi del gruppo barcaioli hanno navigato ininterrottamente fino alle nove di sera; gli autisti hanno fatto su e giù con i pullman; Legambiente ha gestito il servizio accoglienza; Sea Shepherd le operazioni di imbarco; la Croce Rossa ha allestito un campo di primo soccorso; City Tour Bike Siracusa ha messo a disposizione le bici a noleggio e permesso ai visitatori di percorrere pedalando le strade del Plemmirio; RifiutiZero Siracusa ha fornito i cassonetti per la differenziata e coordinato la raccolta dei rifiuti. Coinvolte anche Natura Sicula, Lamba Doria, Arci, Arciragazzi, Plemmirio Blu, Gruppo Roccia Siracusa, Archeounict, Lipu, ANASicilia, Archeonaturasicilia, Arcolaio, Slowfood. Tutti a titolo di volontari.
Con una spiacevole eccezione che Sos Siracusa tiene a sottolineare. «Coloro che a Punta del Pero hanno fatto un’occasione di businness, tradendo ogni accordo fatto. Una società di noleggio bici, della quale per correttezza evitiamo di fare il nome ma dalla quale come organizzatori, sentiamo il dovere di prendere le distanze». Un’amarezza non sufficiente, però, a spegnere l’entusiasmo. «Speriamo – concludono gli organizzatori – che quella di ieri non resti una semplice giornata da ricordare ma l’inizio, la rampa di lancio per una nuova gestione del territorio e chissà, della economia di una città turistica come è Siracusa».