L'appuntamento per festeggiare il trentennale si terrà giovedì 11 novembre alle 16.30 all'auditorium al Monastero dei Benedettini di Catania. Interverranno anche la prefetta, il procuratore, il presidente del tribunale dei minori e il commissario nazionale antiracket
I trent’anni di Asaec, l’associazione antiestorsione catanese «Continua nostro impegno per la battaglia contro le mafie»
L’Asaec (Associazione antiestorsione di Catania) celebra i suoi trent’anni con un incontro dal titolo
Asaec: trent’anni di antiracket a Catania. L’impegno continua che si terrà giovedì 11 novembre alle 16.30 all’auditorium De Carlo al Monastero dei Benedettini di Catania.
Dopo i saluti della prefetta di Catania Maria Carmela Librizzi e la proiezione di un contributo video
dei soci, sarà il momento della tavola rotonda alla quale si alterneranno Giovanna Cagliostro,
commissario nazionale antiracket, Roberto Di Bella, presidente del Tribunale dei minorenni
Carmelo Zuccaro, procuratore della Repubblica di Catania.
Al termine, vi saranno gli interventi di alcuni rappresentanti di enti e associazioni del territorio, che
renderanno una breve testimonianza del loro impegno socio-culturale. Interverranno Salvatore
Resca, presidente CittàInsieme Catania; Adriana Cantaro docente di Storia e Filosofia del liceo
Nicola Spedalieri; Giuseppe Adernò, già preside dell’istituto Parini e Floriana Franceschini,
presidente Cna Catania.
«Con questo incontro – dichiara il presidente dell’Asaec Nicola Grassi – proveremo a raccontare,
non solo il momento iniziale, attraverso le voci di chi ne fu protagonista, ma anche la continua
opera di assistenza e sostegno nei confronti delle vittime e le iniziative sociali e culturali di
sensibilizzazione nella lotta al fenomeno criminale mafioso, che hanno contraddistinto questi
trent’anni di attivismo antiracket a Catania, approfondendo criticità attuali e possibili
soluzioni».
La ricorrenza del trentennale costituisce una tappa significativa del cammino culturale e sociale
che l’associazione ha compiuto, collaborando con istituzioni e forze dell’ordine, aggregando
cittadini, imprenditori, commercianti, vittime di estorsione, di usura e di ricatti, aiutando la
società civile a maturare il senso della legalità e a trovare la forza di denunciare.
Un importante momento di confronto che aspira a sensibilizzare e coinvolgere, da un lato, i
cittadini rispetto al fenomeno del racket e dell’usura, diffondendo la pratica della denuncia e
della conoscenza sulla legislazione di favore e dall’altro, le istituzioni affinché si possa realizzare e
sviluppare un modello di collaborazione così da rendere decisiva la battaglia contro la
criminalità organizzata.