Sono sei i beni patrimonio dell'umanità isolani: la villa romana del Casale, l'area archeologica di Agrigento, le isole Eolie, il barocco della val di Noto, Siracusa e le necropoli di Pantalica e il vulcano attivo più alto d'Europa. Per farli conoscere ai turisti, ma anche ai cittadini, è partita un'iniziativa che coinvolge tutti i capoluoghi di provincia e che da oggi farà tappa a Catania
I siti Unesco siciliani in tour nelle piazze Etna, in mostra filmati inediti sulle eruzioni
Sono sei i siti siciliani inseriti nella World heritage list dell’Unesco, ma si tratta di beni troppo spesso sconosciuti dai cittadini che vivono nelle loro vicinanze. Per offrire una vetrina ad abitanti e turisti, dal mese scorso è partito il tour dei beni isolani che toccherà i nove capoluoghi isolani. Da oggi fino a domenica sarà il turno di Catania e – assieme ai Comuni che fanno parte delle città barocche della Val di Noto – sarà protagonista l’Etna, inserita esattamente un anno fa nel prestigioso elenco.
In piazza Teatro Massimo verranno allestiti diversi padiglioni con i relativi materiali informativi sulle sei meraviglie tutelate come beni dell’umanità: la villa romana del Casale, l’area archeologica di Agrigento, le isole Eolie, il barocco della val di Noto, Siracusa e le necropoli di Pantalica e il vulcano attivo più alto d’Europa. Tre gli appuntamenti quotidiani – alle 11, 17 e 22 – con incontri e dibattiti con i cittadini coordinati dall’archeologo Emanuele Tornatore. Inoltre dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 23 saranno realizzate esposizioni di materiali e proiezioni.
Per la muntagna lo spazio espositivo è affidato alle associazioni EtnaSci, Aitne Med, Zona3 ed Etna walk. A dare il supporto scientifico contribuirà Carmelo Ferlito, vulcanologo del dipartimento di Scienze biologiche dell’università di Catania. «Noi porteremo delle foto, ovviamente, e anche del materiale inedito», afferma Giuseppe Distefano, presidente di Etna walk. «Si tratta di filmati che non sono reperibili online e che abbiamo digitalizzato». I visitatori potranno così vedere le immagini delle eruzioni del 1971, del 1974, del 1983 e del 1985. Un piccolo archivio che finalmente vedrà la luce in una tre giorni di promozione delle perle siciliane dell’umanità.