L'emergenza case continua ad essere un problema non risolto a Palermo, dove due giorni fa è stata sgomberata una palazzina di via Maqueda occupata 15 famiglie
I senza tetto alla curia di Palermo: «Manodopera in cambio di ospitalità»
L’emergenza case continua ad essere un problema non risolto a Palermo, dove due giorni fa è stata sgomberata una palazzina di via Maqueda occupata da 15 famiglie.
In cambio di ospitalità, gli sfrattati e occupanti abusivi offrono alla Chiesa di Palermo la loro manodopera per la manutenzione e il restauro di beni abbandonati della Curia. Lo rende noto il presidente della commissione consiliare Sicurezza sociale e alloggi, Giusi Scafidi. «La Chiesa locale e gli ordini religiosi hanno ci hanno risposto con durezza – scrivono le famiglie secondo quanto diffonde Scafidi – e quando abbiamo occupato edifici e abitazioni abbandonate dalla Curia per necessità, abbiamo ricevuto denunce della Polizia e della Digos. Nessuna apertura al dialogo da parte del vescovo. Non vogliamo essere considerati degli occupanti abusivi, degli illegali, ma degli ospiti provvisori che assolti nella casa del Padre possano essere incoraggiati a riprendere il cammino per ritrovare il lavoro perduto a causa della crisi. Molti di noi sono operai edili. Siamo disponibili a prenderci cura degli immobili abbandonati dalla curia o degli ordini religiosi che abbiano bisogno di manutenzione e di essere in parte restaurati, in cambio di una ospitalità per il tempo necessario a riprenderci la nostra vita autonoma».
Scafidi, che condivide il contenuto della lettera dei senzatetto, propone di snellire le pratiche burocratiche per l’assegnazione di beni confiscati alla mafia a famiglie bisognose e di istituire una figura istituzionale «che si occupi solo ed esclusivamente dell’emergenza abitativa».