Pasquale Hamel è il nuovo direttore del Museo del Risorgimento che ha sede a Palermo. Lo ha deciso l’assemblea generale della Società Siciliana di Storia Patria con voto unanime. Hamel (nella foto a destra) ricoprirà tale incarico a titolo gratuito (nella Sicilia di Raffaele Lombardo dove per bloccare le nomine dei consulenti pagati si è dovuto ricorrere – caso unico nella storia dell’Autonomia – a una legge ‘blocca-nomine’, questa diventa la notizia del giorno).
“Voglio pubblicamente ringraziare quanti hanno voluto esprimere fiducia nella mia persona – ha detto Hamel -. Colgo l’occasione di ringraziare il professor Gianni Puglisi, il segretario generale, dottor Salvatore Savoja e il mio predecessore dottor Nino Aquila cui si deve il maggiore sforzo per il restauro dello stesso Museo”.
Il Museo del Risorgimento è uno dei tanti esempi di beni culturali della nostra Isola abbandonati dalla Regione siciliana che, ogni anno, sperpera un sacco di soldi in iniziative vacue e fatue (il 50 per cento e forse più della cosiddetta tabella H, tanto per citare un esempio, è fatto da clientele allo stato puro), ma si occupa poco e male del proprio patrimonio architettonico e monumentale.
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