Innocenzo La Torre, l'uomo alla guida del Doblò che mercoledì mattina ha provocato l'incidente mortale alla periferia sud di Catania, aveva fatto uso di cannabis. Letale sarebbe stato il mix con gli antidepressivi di cui faceva uso. Adesso è indagato per omicidio colposo e si trova in arresto nel carcere di piazza Lanza. Dimessa la donna incinta, rimane riservata la prognosi per un altro ferito
Guidava sotto l’effetto di cannabis Arrestato autore dell’incidente a Zia Lisa
I testimoni non avevano parole per descrive la scena e la reazione di Innocenzo La Torre, lautista del Doblò impazzito, dopo aver provocato l’incidente in via Zia Lisa in cui sono morti due uomini. «E sceso dallauto e ha chiesto una sigaretta, sembrava tranquillo», raccontavano in tanti. Adesso si sa che La Torre guidava ad una velocità folle sotto effetto di sostanze stupefacenti ed è stato arrestato. «Fatemi andare via, mi aspettano a lavoro», avrebbe detto La Torre dopo aver travolto auto e persone finendo per abbattere il ponteggio di una casa in ristrutturazione. Erano appena le nove di mattina.
Letale sarebbe stato il mix tra i cannabinoidi trovati nel suo sangue e gli antidepressivi di cui La Torre farebbe uso, essendo sotto cura. Lo riferiscono fonti della polizia municipale. Per lui è scattato il fermo e attualmente si trova in arresto nel carcere di piazza Lanza. È momentaneamente indagato per omicidio colposo e lesioni gravissime. Sono due le vittime dellincidente: Giuseppe Bonaccorso, il settantenne proprietario dellimmobile in ristrutturazione, ex geometra dello Iacp, che mercoledì mattina stava seguendo i lavori. E Agatino Viglianesi, 45 anni, che era appena uscito dalla tabaccheria dove aveva comprato le sigarette e si trovava per caso a bordo strada. Entrambi sono stati travolti dal furgone guidato da La Torre che, dopo aver coinvolto in una carambola quattro auto, ha finito la sua corsa addosso al ponteggio dove stavano lavorando alcuni operai, miracolosamente illesi.
Sta bene anche la donna in gravidanza alla guida della Toyota che, mentre era ferma al semaforo, è stata travolta dal Doblò. La parte posteriore dellauto era ridotta ad un cumulo di lamiere. E’ stata dimessa ieri pomeriggio. Rimane in prognosi riservata invece un altro uomo, che sarebbe il titolare della ditta Pava di Adrano che stava eseguendo i lavori.