Saro Menza è stato nominato nella sezione pasticcerie della Fipe Confcommercio di Catania. «Non dobbiamo continuare a piangerci addosso ma bisogna cambiare passo». A partire dall'idea di mettersi insieme per valorizzare il brand Sicily
«Gruppi di acquisto per fronteggiare la crisi e attrarre turisti» Il progetto del nuovo presidente bar di Fipe Confcommercio
Gruppi di acquisto per fronteggiare l’aumento delle materie prime; incremento dell’offerta per i turisti con il coinvolgimento dei gestori delle attività ricettive; valorizzazione del brand Sicily. Sono questi i tre punti che intende portare avanti il nuovo presidente della sezione Bar-Pasticcerie della Fipe Confcommercio Catania, Saro Menza. Titolare dell’omonimo e storico negozio in viale Mario Rapisardi a Catania, Menza si è buttato a capofitto in questa nuova avventura. «Non dobbiamo continuare a piangerci addosso», ha dichiarato mentre di primo mattino è seduto tra i tavoli per seguire le attività di chi sta al bancone a servire la clientela.
«Bisogna cambiare passo – ha sottolineato – Veniamo dalla problematica legata al Covid-19 che fortunatamente sembra diminuire. La ripresa rischia di essere compromessa da questa guerra che sta comportando un aumento notevole dei prezzi di acquisto, per le nostre materie prime ma anche per i costi di luce e gas. Stiamo pensando di mettere in piedi dei gruppi di acquisto. In questo modo potremmo rivolgerci ai nostri interlocutori con un potere maggiore». Se da una parte bisogna monitorare le uscite, dall’altra occorre agganciare meglio il turismo. Anche in questo caso per Menza la forza sta nell’unità e in una proposta che deve sapere coniugare varietà e qualità.
«Dobbiamo intercettare – ha aggiunto – tutti i flussi turistici che stanno arrivando a Catania sia con le navi che con gli aerei. Bisogna incanalare chi sceglie di visitare la città in un circuito dove trovare il meglio della nostra cucina, della nostra gastronomia con le eccellenze della terra». Per questo i prodotti a chilometro zero rivestono un ruolo di primaria importanza. Gioco di squadra, quindi, che ha nel motore turistico una marcia in più. «Immagino – ha concluso – una valorizzazione a 360 gradi. Tutti gli operatori devono essere coinvolti. Solo così saremo vincenti».
La strada non si preannuncia facile. Serve lavorare. E ad augurare buon lavoro al neo presidente è anche l’uscente Francesco Privitera: «Passo la mano a un giovane che sicuramente si impegnerà sempre per il bene delle nostre aziende che, nonostante tutto, contribuiscono a rendere accattivante l’immagine del territorio».