Il rifacimento dei marciapiedi di via Etnea e parte di via Marconi e via Roma insieme al restauro di piazza della Libertà per un totale di 486.719,95 euro di spesa pubblica. E’ il piano di ripristino del centro di Gravina di Catania avviato lo scorso gennaio e che avrebbe dovuto concludersi il 16 luglio. La previsione dei lavori, affidati alla ditta agrigentina IGM Srl di Favara, era infatti di consegna entro sei mesi. «Ma ad oggi – come segnalava pochi giorni fa Federico Di Cara, un lettore di CTzen residente nel comune etneo – non sono ancora stati conclusi». E nonostante si tratti di «un termine molto comodo – continua – Non si capisce perché i lavori per una piazza semplice e neanche tanto grande durino così tanto». Una mancanza di comunicazione dovuta in parte al periodo estivo e alle ferie – dei responsabili comunali e della ditta – e in parte agli imprevisti durante i lavori, come spiega a CTzen il sindaco Domenico Rapisarda.
«La ditta si è presa due settimane di ferie e ha ricominciato i lavori ieri – spiega il primo cittadino di Gravina – Ma a rallentare l’ultimazione della piazza sono stati alcuni inconvenienti sorti a cantiere aperto. E che, nello specifico, riguardano la posa dei marciapiedi in via Messina dove abbiamo dovuto rifare l’impianto elettrico e quello idrico», dice. «Non erano interventi previsti nel piano iniziale ma, quando abbiamo divelto la vecchia pavimentazione, ci siamo accorti che le radici degli alberi avevano danneggiato la rete idrica. E siamo dovuti intervenire», continua Rapisarda facendo riferimento a febbraio scorso. «D’altronde i lavori si sa quando iniziano, ma non sempre quando finiscono», dice il primo cittadino che, però, non è in grado di comunicare l’effettiva data di consegna della piazza.
«Avevamo ottenuto una proroga nella consegna del progetto con scadenza al prossimo 17 settembre», chiarisce il Marco Scalirò, geometra direttore dei lavori. «Ma siamo in attesa di una ulteriore proroga che sposterà la consegna di ancora qualche giorno», dice. Mentre su quanto gli interventi imprevisti siano costati alle casse del Comune risponde: «Stilerò un calcolo dettagliato della spesa alla fine dei lavori. Non sono ancora in grado di calcolare in che percentuale abbiano inciso sulla somma stanziata per il progetto. Ma certamente sono rientrati in quella».
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