Good Bye Movies

«Quest’anno “Learn by movies” non si farà». Lo ha comunicato Fabio Chisari, coordinatore della rassegna cinematografica in lingua originale che da nove anni ormai veniva proposta e organizzata dall’Ateneo di Catania. Appuntamento con il decennale mancato, dunque. Per comprendere il perché, abbiamo sentito lo stesso Chisari.

Quali sono i motivi principali per cui “Learn by movies” non potrà aver luogo quest’anno?
«Principalmente hanno influito i tagli che sta subendo il nostro Ateneo. Tuttavia, a mio parere, l’università dovrebbe cercare di coinvolgere il popolo studentesco, ma anche la città con iniziative come questa. Una spesa volta a favorire la cultura dovrebbe prescindere da problematiche legate a costi, visto che comunque nell’ambito universitario si continuano ad organizzare incontri ed eventi con docenti, specialisti e personalità legate al mondo accademico e della cultura. Insomma, non mi spiego come sia possibile escludere “Learn by movies”, che da anni ormai rappresenta un fiore all’occhiello delle attività culturali dell’Ateneo catanese».

Quale è stata, negli anni passati, la risposta del pubblico a “Learn by movies”? Può darci dei numeri?
«La risposta del pubblico in questi anni è stata sempre positiva. I cinema che hanno ospitato l’evento hanno accolto mediamente dai cinquecento agli ottocento spettatori a serata. Spettatori che hanno sempre dimostrato il loro interessamento alla rassegna chiedendomi se sarebbe stata proposta anche negli anni a venire».

Nel tentativo di organizzare l’evento per quest’anno, che aiuto ha avuto dalle istituzioni e dall’Ateneo?
«Dalle istituzioni nessun aiuto. Gli unici che hanno mostrato interesse sono stati i responsabili del Centro linguistico multimediale d’Ateneo, che avevano dato la loro disponibilità ad investire economicamente sulla manifestazione. Ma purtroppo, essendo loro i soli ad interessarsi, non potevamo rischiare di andarci sotto con le spese di organizzazione. Ci eravamo anche mossi verso una raccolta di sponsorizzazioni esterne, e le società private a cui ci siamo rivolti hanno mostrato molta più attenzione dell’istituzione universitaria. Ma non siamo comunque arrivati a raccogliere le somme necessarie all’organizzazione. Quest’anno si era addirittura pensato, per la prima volta, di far pagare un piccolo abbonamento agli studenti, ma soltanto per salvare la rassegna. In realtà sarebbe bastato un investimento di poche centinaia di euro da parte delle singole facoltà. Spiccioli davvero ma che sarebbero stati fondamentali per salvare l’evento».

Possiamo considerare conclusa l’avventura del “Learn by movies”, o c’è qualche possibilità che la rassegna cinematografica possa essere riproposta?
«In questo momento, con l’aiuto del Centro linguistico multimediale d’Ateneo, stiamo cercando altri sponsor interessati a investire sulla promozione culturale che caratterizza questa manifestazione, per posticiparla eventualmente al prossimo autunno. Però si tratta soltanto di un tentativo, e disperato per di più».


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