Domani Nino Agostino avrebbe compiuto 52 anni. Il poliziotto della questura di Palermo e agente dei servizi segreti barbaramente ucciso insieme alla moglie (che era incinta, nella foto accanto con lui), Ida Castelluccio, il 5 agosto del 1989 a Villagrazia di Carini, stava indagando sul fallito attentato dell’Addaura: il 21 giugno 1989 alcuni agenti di scorta trovarono su una spiaggia dell’Addaura un borsone contenente cinquantotto candelotti di tritolo. In quella stessa spiaggia si trovava la villa di Giovanni Falcone, obiettivo del fallito attentato. Nuove ipotesi investigative avallerebbero la ricostruzione che Agostino, insieme al collega Emanuele Piazza (scomparso nel 1990, nella foto a destra) riuscirono ad impedire che l’attentato si compiesse, fingendosi sommozzatori e rendendo inoffensivo l’ordigno. Lo stesso Falcone, il giorno del funerale di Agostino, avrebbe detto: “Io a quel ragazzo gli devo la vita”.
Una storia toccante, ed ancora avvolta nel mistero. Ma non dimenticata. I ragazzi dell’ Istituto Comprensivo Statale Renato Guttuso di Villagrazia di Carini, ad esempio, stanno imparando a conoscere Agostino. Grazie ad un progetto della loro scuola: “Circa un anno fa, gli alunni del nostro Istituto hanno conosciuto, grazie ad una iniziativa dellAssociazione Libera, la storia di Nino Agostino, ucciso barbaramente assieme alla moglie Ida, a pochi chilometri dalla scuola” spiega il responsabile del progetto, il professor Raffaele Turtula. “E nata così lidea di avviare un progetto di ricerca per approfondire tutti gli aspetti della vicenda che più attengono al percorso di educazione alla legalità promosso dalla Scuola. Per iniziare abbiamo organizzato un incontro in una classe terza con i genitori di Nino e, per tutti, è stato davvero emozionante ascoltare dalla loro voce tutta la storia. Durante lanno scolastico gli studenti hanno sviluppato una ricerca su internet che ha prodotto materiale iconografico, video e testuale utile per lelaborazione finale di un prodotto multimediale e di un video. Per dare un segno tangibile del lavoro fin qui svolto dalla Scuola” aggiunge il docente “abbiamo deciso di piantare un albero nel luogo dove sono stati uccisi Ida e Nino. Lobiettivo ambizioso è bonificare larea intorno al ceppo che ricorda il sacrificio di Ida e Nino e far crescere un giardino della legalità e della giustizia dedicato a loro. E stata scelta una data significativa: il 28 marzo, giorno del compleanno di Nino. Abbiamo invitato i genitori di Nino, lassociazione Libera e le autorità locali. Lalbero che simbolicamente pianteremo vuole rappresentare il bisogno di legalità, di sviluppo, di futuro che questo territorio esprime. Faremo appello a tutte le scuole e a tutti gli enti locali della provincia per contribuire con una pianta alla costruzione del giardino”.
Giorno 15 maggio sarà presentato il lavoro prodotto dagli alunni alla presenza di Don Luigi Ciotti, Presidente di Libera e nella stessa occasione proporremo un dibattito sul seguente tema: Giustizia + Legalità = Futuro.
Hanno aderito alliniziativa:
I genitori di Antonino Agostino
Il Questore Di Palermo
Il Comune di Carini
Lassociazione Libera
Addio Pizzo
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