Gli ex sportellisti chiedono all’Ars una mozione di censura per l’assessore Giuseppe Bruno

IL TITOLARE DEL LAVORO HA DATO APPUNTAMENTO A LAVORATORI ARRIVATI DA TUTTA LA SICILIA. E NON SI E’ PRESENTATO. DURO IL COMMENTO DEL SEGRETARIO GENERALE DELLA CISL SICILIANA, MAURIZIO BERNAVA

Bidonati gli operatori degli ex Sportelli multifunzionali dall’assessore regionale al Lavoro, Giuseppe Bruno. È accaduto ieri pomeriggio a Palazzo d’Orleans, sede della presidenza della Regione siciliana e individuata come luogo d’incontro tra l’assessore al Lavoro e la delegazione dei lavoratori.

Incontro che non c’è mai stato perché l’assessore Bruno ha disertato l’appuntamento.

Incontro era stato fissato per le 17,00 di ieri. Ma l’assessore non si è presentato. E dire che i lavoratori si sono spostati da tutta la Sicilia per incontrare l’assessore Bruno e conoscere le soluzioni adottate dal Governo regionale. Un viaggio a vuoto e soldi spesi inutilmente.

La storia è nota. In circa mille e 800 aspettano dallo scorso 23 aprile di riprendere a lavorare. Una vertenza che ha valicato i confini del grottesco per via di un interlocutore che fa di tutto per non affrontare alcun problema.

Dopo mesi di inutili e vane attese gli operatori degli ex Sportelli multifunzionali, che si definiscono “Vittime della rivoluzione crocettiana”, hanno annunciato forme di protesta ad oltranza.

Un sit-in già oggi, davanti il Parlamento siciliano, per sostenere la mozione di censura contro l’assessore alla Formazione professionale, Nelli Scilabra, e promuovere quella contro l’assessore Bruno.

A partire da domani mattina un gruppo di operatori inizierà lo sciopero della fame. Licenziati dall’attuale Governo regionale, chiedono certezze sul futuro. Alle loro richieste l’esecutivo ha risposto con un lavoro precario, da due a sei mesi, da svolgere presso il Ciapi (Piano della ‘Garanzia Giovani Sicilia’ – Youth Guarantee).

Sono stati gli stessi lavoratori a ricordare come la Sicilia sia l’unica Regione d’Italia a non essersi strutturata con i Servizi per il Lavoro. Eppure non si registra alcuna sensibilità da parte dell’assessore Bruno nel prendere di petto la situazione d’emergenza e trovare immediate soluzioni.

Gli operatori ex Sportelli multifunzionali non ci stanno più e sono già in movimento per chiedere alla deputazione all’Ars di censurare l’operato dell’assessore Bruno.

Già all’Ars di mozioni di censura ce ne sono due: una per l’assessore alla Formazione, Nelli Scilabra, e uno per l’assessore alle Attività produttive, Linda Vancheri. Ora gli ex sportellisti ne chiedono una terza per l’assessore Bruno.

Sulla vicenda interviene il segretario generale della Cisl siciliana, Maurizio Bernava:

“Senza i Servizi per il Lavoro – dice – falliranno tutte le azioni e le misure poste in essere da Garanzia Giovani, Piano Giovani od altro”.

Bernava critica la ‘latitanza’ dell’assessore regionale al Lavoro: “Un fatto grave – aggiunge – che denota come il grande assente in termini di responsabilità amministrativa in questa vicenda è l’assessore Bruno. Forse più responsabile della Scilabra, che almeno, pur con grande confusione e commettendo un mucchio di errori che non la esimono dalla censura all’Ars, ha cercato di fare qualcosa”.

“Non c’è più tempo da perdere, è ormai indispensabile e non più rinviabile attivare anche in Sicilia tali servizi – afferma ancora il segretario generale della Cisl siciliana – e per il loro funzionamento abbiamo sollecitato più volte al Governo regionale, sordo e distratto, l’impiego di tutti i circa 1800 operatori della filiera”.

“Per allentare la tensione sociale – sottolinea Bernava – uno dei primi atti, anche con soluzione di emergenza, è avviare i Servizi per il lavoro con una soluzione straordinaria che può passare, per esempio, dal Consorzio degli enti. Mettendo in pagamento i mandati del presente e del pregresso e facendo partire i corsi di formazione, l’Obbligo scolastico, i corsi di alfabetizzazione, i tirocini e via continuando si darebbe speranza al settore che ritornerebbe a dare risposte concrete in termini occupazionali”.

“L’assessore Bruno in verità è il grande assente – puntualizza il leader di Cisl Sicilia – non ha capito che nella fase di transizione si fa la strutturazione del mercato perché qualunque intervento sul lavoro,che siano tirocini o apprendistato, senza Servizi per il Lavoro, è già fallito in partenza”

Per il segretario generale della Cisl siciliana Bruno si è dimostrato inadeguato e la sua inconcludenza dovrebbe spingerlo a dimettersi.

“E cosa ben più grave, con l’assessore Bruno assente e colpevole – rimarca Bernava – che il presidente Crocetta, invece di dare le soluzioni auspicate dai lavoratori e dagli operatori, alimenti caos e porta tutti a sbattere”.

“Degli esorcismi del presidente della Regione non ne possiamo più – conclude il sindacalista – provveda Crocetta a rimuovere l’assessore Bruno oppure dal Parlamento giunga un segnale in tal senso con la presentazione di una mozione di censura condivisa da una larga rappresentanza parlamentare. La Sicilia dei primati in disoccupati e Neet non può più attendere”.

 


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