Il capitano della Movistar si impone sul traguardo di Caronia, al termine di uno strappo di circa tre chilometri. Fondamentale il lavoro della squadra. Subito dopo avere tagliato il traguardo da registrare una caduta
Giro di Sicilia, tappa e maglia da leader a Valverde Pronostico rispettato. Domani frazione di chiusura
Tappa e maglia da leader della classifica generale. L’arrivo esplosivo di Caronia, terza tappa del Giro di Sicilia 2021, si chiude con il sigillo di Alejandro Valverde. Il murciano, capitano della Movistar, era il favorito di giornata. L’arrivo prevedeva uno strappo di 3 chilometri al sei per cento di pendenza media con punte oltre l’11 per cento. Eccezionale il lavoro del team con in testa il 30enne Davide Villella. Vincenzo Nibali chiude in decima posizione ma già domani avrà la possibilità di rifarsi con la quarta e ultima tappa da Sant’Agata di Militello a Mascali, in provincia di Catania.
Dopo due tappe adatte ai velocisti, la terza frazione del Giro di Sicilia apriva le porte ai nomi più attesi della corsa: Vincenzo Nibali, Alejandro Valverde, Romain Bardet e Chris Froome. La fuga di giornata ha avuto come protagonisti David González (Caja Rural – Seguros RGA), Samuele Rivi (Eolo Kometa), Damiano Cima (Gazprom – RusVelo), Ben King (Rally Cycling), Davide Orrico (Vini Zabù), Paul Double (MGKvis), Francesco Zandri (Work Service Marchiol) e Alex Tolio (Zalf Euromobil Fior). Fuggitivi ripresi nei pressi del gran premio della montagna di Pollina, vinto da Benjamin King, dopo il lavoro davanti al gruppo delle squadre Movistar e Trek Segafredo.
Nelle prime due tappe bis del velocista colombiano Juan Sebastiàn Molano del team UAE Emirates. In evidenza il corridore di casa Filippo Fiorelli, quinto nella prima tappa e secondo nella frazione con arrivo a Mondello. In quest’ultima tappa Fiorelli è stato però relegato dalla giuria all’ultimo posto del gruppo per deviazione dalla traiettoria scelta e per avere ostacolato, secondo i giudici, un altro corridore. Une decisione che ha sollevato non poche polemiche anche perché la squadra del terzo arrivo, la Trek Segafredo di Matteo Moschetti, a quanto pare non aveva presentato nessun reclamo.