IL SETTORE E’ AD UN PASSO DALLA CHIUSURA E IL GOVERNATORE SI OSTINA A DIFENDERE L’ASSESSORE SCILABRA MASCHERANDO IL FALLIMENTO
“Facciamo chiarezza, basta con gli imbrogli del Presidente della Regione Rosario Crocetta, i lavoratori continuano a vivere in piena emergenza sociale”.
Ad affermarlo è Giovanni Migliore, responsabile della Formazione professionale di Cisl Scuola Sicilia.
La Cisl Scuola interviene con un documento sulla vertenza della Formazione professionale dopo le ultime dichiarazioni del Presidente Crocetta che hanno suscitato un vespaio di polemiche tra i lavoratori, gli enti e gli addetti ai lavori.
In un documento il sindacato denuncia la condizione ‘borderline’ dei lavoratori e lo stato della vertenza, incanalata un vicolo cieco nonostante chiacchiere del presidente Crocetta, che cerca di convincere se stesso e gli altri di aver superato l’emergenza sociale ed occupazionale.
La realtà racconta, invece, un’altra storia.
La direttiva emanata dall’Amministrazione regionale nei scorsi giorni produrrà un migliaio di eccedentari che si aggiungeranno ai licenziati e sospesi che ingrossano le fila degli operatori rimasti senza lavoro, senza retribuzione e senza futuro.
“Siamo stanchi delle bugie e degli imbrogli del Governatore della Sicilia – commenta Migliore – che fa proclami ed annuncia il superamento di tutte le problematiche della vertenza della Formazione professionale in Sicilia, mentre nei fatti i lavoratori continuano a non rientrare a lavoro e a non percepire stipendi da 10/12 mesi fino anche a 30 mesi”.
“Lo stesso annunciato disegno di legge di riforma della Formazione non è stato concordato con le parti sociali e non garantisce né il servizio, né i lavoratori – aggiunge il sindacalista – se tutti gli annunci di questi giorni hanno lo scopo di salvare l’assessore alla Formazione Scilabra dalla mozione di censura, serve poco ai lavoratori, per i quali da giovedì non sarà comunque cambiato nulla”.
“Basta con finzioni, annunci e bugie – rilancia Migliore – vogliamo certezze per garantire i siciliani e gli oltre 8 mila lavoratori del settore” .
“Lo ribadiamo per fare chiarezza – precisa il sindacalista – non sono stati messi in campo strumenti veri per il pagamento degli stipendi arretrati, non sono stati finanziati ammortizzatori sociali per coprire i periodi di sospensione degli operatori che non lavorano. I corsi di obbligo di istruzione rivolti ai giovani in dispersione scolastica non si avviano, lasciando i siciliani senza servizio e causando il licenziamento di altre migliaia di lavoratori del settore”.
“Contestiamo anche la direttiva per lavvio della terza annualità – sottolinea l’esponente sindacale – che va, di fatto, in violazione agli accordi con le parti sociali per il riassorbimento degli esuberi e che rischia di lasciare a casa migliaia di altri lavoratori, non garantendo le retribuzioni prima di altri sei mesi”.
“Il bando per il servizio di Garanzia Giovani con lutilizzo temporaneo dei lavoratori degli ex Sportelli multifunzionali – prosegue Migliore – continua a non avere certezze sul numero degli operatori che impegnerà, né sul periodo di lavoro. Riscontriamo inoltre un abuso del governo che continua a non rispettare gli impegni formali ed ufficiali assunti per il reimpiego temporaneo di tutti i lavoratori con laffidamento in house providing al Ciapi dei progetti Prometeo e Garanzia Giovani”.
“La chiamata diretta nel giro di 24 ore dei lavoratori per il Ciapi di Priolo – incalza – non è altro che un tentativo di dividere i lavoratori licenziati o sospesi. Non cè nulla di nuovo e nulla di vero, il rientro al lavoro e al reddito delle migliaia di lavoratori emarginati, impoveriti e abbandonati da scelte che abbiamo sempre contestato, arriva in ritardo dopo parecchi mesi di silenzio assordante e ingiustificato del Governo e del Ciapi stesso”.
Il sindacato, attraverso il citato documento, annuncia la prosecuzione della protesta già messa in campo la scorsa settimana.
“Decisioni, quelle del Governo Crocetta che non potranno che alimentare ancora di più la protesta che abbiamo già avviato – chiarisce il responsabile della Formazione professionale di Cisl Scuola Sicilia – sollecitando con lurgenza tutti i gruppi parlamentari affinché richiamino il Presidente Crocetta a provvedere subito ad azioni di governo improntate a criteri di verità, responsabilità e consapevolezza”.
“Stiamo valutando anche dal punto di vista giuridico – conclude Migliore – se avviare le più opportune azioni legali di denuncia contro le disparità e la discrezionalità sugli impegni assunti in particolar sul progetto Prometeo, che non è più quella misura prevista in origine”.
Nota a margine
Il presidente Crocetta ha mandato in fumo un’altra settimana di trattativa con il mondo degli operatori della Formazione professionale nel solo intento di salvare la poltrona alla pupilla Nelli Scilabra. Come abbiamo raccontato in altra parte del giornale, gli sforzi del Governatore e del suo ‘compare d’avventure politiche’, il senatore Beppe Lumia, sono stati profusi per provare a evitare che la mozione di censura, con richiesta di dimissioni, presentata dal centrodestra e dai grillini all’Ars, non giunga a votazione.
Intanto i lavoratori proseguono il calvario senza certezze per il futuro.
Restano in piedi tutte le criticità: dal mancato pagamento delle retribuzioni pregresse al reimpiego degli oltre 2000 lavoratori licenziati o sospesi. Per non parlare del mancato avvio delle prime e terze annualita’ dell’Obbligo scolastico che rischaino di spingere al margine del mercato circa un migliaio di lavoratori.
Che dire, poi, dei progetti Prometeo e Garanzia Giovani che dovrebbero impegnare circa 3500 lavoratori degli Interventi formativi e degli ex sportelli multifunzionali.
Un caos che si amplifica ogni giorno di più e che dipinge una verità che il presidente Crocetta si ostina a non riconoscere.
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