Giornalista aggredito mentre fotografa un incendio «Prima insulti e minacce, poi mi hanno stretto al collo»

«Sì ‘a me casa, ca foto unn’ha fari». È iniziata così l’aggressione al giornalista Michele Sardo, direttore di PalermoLive, che nella tarda serata di martedì, attorno alle 21, era uscito dopo una segnalazione per documentare l’incendio di un distributore di benzina in piazza Ottavio Ziino, di fronte all’assessorato regionale alla Salute. 

«Sono stato educatissimo – racconta il giornalista a MeridioNewsHo fatto delle foto senza neanche fare vedere la targa del motorino che si è bruciato nell’incendio. Poi sono stato raggiunto da quest’uomo che dopo avermi detto che ero a casa sua, mi ha tolto il telefono dalle mani». L’uomo non ci ha messo tuttavia molto a passare dall’aggressione verbale a quella fisica, nonostante il tentativo di Sardo di spiegare che stava solo facendo il suo lavoro e che non avrebbe ripreso facce o elementi che avrebbero potuto ledere la privacy delle persone sul posto. 

«Ho cercato di riprendere il telefono – continua – Avevo paura che lo rompessero. Poi ricordo che mi trattenevano e qualcuno alle spalle mi ha afferrato per il collo. Non riuscivo a respirare. Sul posto c’erano i vigili del fuoco e la polizia municipale, non ricordo chi è intervenuto, ma qualcuno ci ha separati. Subito dopo sono caduto a terra e sono svenuto. Mi sono svegliato poco dopo, quando mi stavano caricando sull’ambulanza, mentre intorno a me continuavano a insultarmi. Una signora si è anche avvicinata dicendomi sottovoce: “Ti deve scoppiare il cuore”».

Sardo è stato trasportato in codice rosso al pronto soccorso dell’ospedale Villa Sofia, dove le analisi hanno scongiurato problemi cardiaci. «Mi sono svegliato pieno di dolori alla schiena, all’addome, non so bene perché. I vigili hanno comunque fatto una relazione sull’accaduto».


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