Stamani l'assessore ai Lavori pubblici ha inoltrato alla protezione civile regionale la richiesta di finanziamento per la realizzazione del sottopassaggio necessario per ridurre il traffico dopo l'abbattimento del ponte. Ma l'amministrazione pensa già ad altri progetti, sia per la parte estetica sia per quella urbanistica. «Lanceremo un concorso di idee», annuncia Bosco. Nel frattempo l'apertura di uno dei due torna-indietro previsti sulla circonvallazione è subordinata alla donazione di un terreno del proprietario de La Sicilia
Gioeni, il sottopassaggio costerà 2 milioni Uno dei torna-indietro dipende da Ciancio
E’ ufficiale la richiesta di finanziamento alla protezione civile regionale per la realizzazione del sottopassaggio che dovrà unire via Caronda a via Grassi. Si tratta di uno dei progetti dell’amministrazione comunale per rendere il traffico della zona più efficiente dopo l’abbattimento del ponte Gioeni e i successivi disagi. L’assessore ai Lavori pubblici Luigi Bosco ha inviato stamani la richiesta ufficiale a Palermo con il progetto preliminare dell’opera, per cui è previsto un costo di 2milioni e 300mila euro. «Il governatore Crocetta mi ha promesso che si impegnerà per farci avere questo finanziamento», spiega Bosco, che tuttavia sottolinea come il sottopassaggio non è l’unico strumento preso in considerazione per risolvere il problema traffico. La giunta Bianco ha in progetto la realizzazione di altri due torna-indietro sulla circonvallazione.
«Abbiamo trasformato un’emergenza in possibilità di sviluppo per la città – rivendica l’assessore – Il sottopasso è stato inserito già a novembre nel piano triennale delle opere pubbliche, adesso aspettiamo il finanziamento regionale ma andiamo oltre, cercando di realizzare il torna-indietro di via Petraro e quello di via Grassi». La possibilità di aprire quest’ultimo sfogo, che consentirebbe a chi sale da via Etnea di accedere alla zona nord, però, è legata all’espropriazione di un angolo di terreno attualmente in mano all’imprenditore Mario Ciancio Sanfilippo, proprietario del quotidiano La Sicilia e indagato per concorso esterno in associazione mafiosa. Il Comune sta valutando la possibilità di ricevere in donazione quei pochi metri quadrati di terreno, per evitare i tempi lunghi dell’espropriazione. «Ci stiamo lavorando», anticipa Bosco.
L’assessore guarda oltre al nodo legato al traffico. «C’è l’aspetto estetico da migliorare – spiega -. Per questo è ipotizzabile la realizzazione, tra le altre cose, di un logo con il simbolo agatino e l’elefante. Un progetto che l’architetto Matteo Arena, scomparso qualche giorno fa, ha voluto regalare alla città». Infine, un discorso più generale di urbanistica. «Vogliamo creare una cucitura urbana tra la zona a valle e quella a monte del tondo, anche con percorsi pedonali – sottolinea Bosco – a tal fine lanceremo un concorso di idee, confidando nella partecipazione di giovani professionalità». Non ci sono ancora tempi definiti, ma, conclude l’assessore, «tutto verrà effettuato per gradi, in base al costo dei singoli interventi».