Sembrava l’ennesima opera incompiuta di Giarre, e invece, in questi giorni sono partiti i lavori, finanziati dalla Protezione civile, per la realizzazione di una nuova e funzionale pista di atterraggio per gli elicotteri. La struttura è all’interno di uno dei maggiori simboli dell’incompiuto del comune ionico, lo stadio da polo, costruito nel 1985, e da allora rimasto incompleto a causa dell’esaurimento del finanziamento stanziato all’epoca, ed oggi emblematico simbolo dello spreco di fondi pubblici.
I lavori, come fa sapere la dirigente responsabile unico del progetto del progetto, Pina Leonardi, sono stati finanziati interamente dalla Protezione civile, per una somma pari a 400mila euro. La pista sorgerà sulla sede di una costruita in precedenza, e sarà utilizzabile sia negli orari diurni che in quelli notturni. Dietro le tribune dello stadio – inagibili a causa dell’eccessiva pendenza – sarà realizzata una nuova strada, adeguatamente illuminata, che permetterà il rapido ed agevole transito dei veicoli di soccorso. Anche la via d’accesso alla struttura sarà ampliata, visto che quella attuale non è sufficientemente larga, mentre l’area circostante all’impianto verrà ripulita dai rovi e dai detriti. In questi giorni, inoltre, si sta provvedendo a un collaudo statico. Dovrà essere verificata la resistenza dei materiali attraverso dei carotaggi. Quest’ultima operazione consiste nel prelievo di campioni di ferro e calcestruzzo dalla struttura. Se le analisi daranno un esito positivo, procederanno al restauro di due degli ambienti sottostanti alle tribune, oltre alla realizzazione di servizi igienici per il pubblico.
«Quello attuale – sottolinea l’ingegnere Leonardi – è un momento molto positivo per l’impianto, che grazie a questi lavori potrà essere finalmente utilizzato in maniera più sicura e funzionale dai bambini delle scuole calcio. L’augurio è che questi lavori rappresentino soprattutto un punto di partenza, su cui fondare nuovi interventi, magari con l’aiuto di privati interessati ad investire sulla struttura, arrivando così in futuro al suo graduale completamento». In questi giorni l’area è totalmente interdetta al pubblico causa lavori.
Lo stadio, grazie alla pista di atletica e al campo sterrato, è usato da centinaia di cittadini per svolgere attività sportive. E’ tanta quindi l’attesa per la riapertura della struttura. Quello dell’incompiuto resta comunque per Giarre un argomento ancora scottante, visto l’alto numero di opere incomplete, i cui lavori sono iniziati a cavallo tra gli anni ’70 e ’80, ma mai finite e oggi inutilizzate. Si pensi ad esempio all’anfiteatro, al Centro polifunzionale di Trepunti o alla piscina olimpica. Un elenco che negli ultimi anni è stato comunque ridotto con l’apertura, dopo la messa a norma, di alcune strutture, come il parcheggio multipiano in uso dal 2010, e l’ex casa di riposo di via Federico di Svevia oggi nuova sede del comune. Lavori sono in corso anche al teatro cosiddetto nuovo, la madre di tutte le incompiute giarresi la cui costruzione iniziò nel 1952. L’amministrazione aveva promesso che sarebbe stato inaugurato a Natale 2014, scadenza che quasi sicuramente non verrà rispettata.
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