Gianburrasca torna a far danni

Nell’agenda dei media di questi giorni non manca mai l’ennesima notizia che riguarda l’universo studentesco e le anomalie del sistema scolastico italiano. Si accusano i professori di essere troppo permissivi, le famiglie di essere disinteressate dei figli, la società e i media per i cattivi esempi che danno ogni giorno.

 

Dopo aver scoperto veri e propri casi di violenza, gli studenti picchiatori e schernitori sono stati etichettati nei modi più disparati. Ma è davvero questa la scuola italiana? Pur restando in tema vi proponiamo l’altra faccia della stessa medaglia, quella esilarante: un blog gettonatissimo sul web tutto incentrato sulle note disciplinari scritte dai prof ai loro alunni. Una raccolta di piccoli aneddoti scolastici che fanno finalmente sorridere su un tema divenuto quanto mai serio.

 

Gli ideatori del blog ne danno una breve descrizione in testa alla pagina: “un blog interamente dedicato alle vostre imprese scolastiche che vi hanno portato a riempire le pagine dei libretti personali e dei registri di classe di note disciplinari passate alla storia!” Segue l’invito a mandare i testi delle note o delle giustificazioni, correlati possibilmente di foto che ne attesti la veridicità.

 

In cima alla top ten questa esilarante nota disciplinare firmata dall’insegnante di turno: “Gli alunni I.C. , F.C. e G.C. nel mezzo della lezione di Italiano si assentano tornando in classe con tre pizze fattesi consegnare direttamente a scuola. Al mio ammonimento rispondono che le pizze rischiano di raffreddarsi”.

 

La creatività degli alunni applicata all’insubordinazione è pressoché infinita e gli insegnanti, non solo non riescono a contrastare gli exploit dei propri alunni, ma sono costretti dalla burocrazia scolastica a scrivere in dettaglio ciò che è accaduto sotto i loro increduli occhi.

 

A volte però sopraggiunge il riso amaro a commento di certe note. Come questa: una lunga annotazione che prende quasi un’interna pagina del registro di classe:

“Gli alunni M.C.G. e M.R. ridacchiano di nascosto durante la lezione. Alla mia domanda su cosa ci fosse di così divertente nella lezione di matematica M.R. mi risponde che stavano ascoltando una cosa divertentissima appena arrivata tramite MMS, con gli auricolari del telefonino. Faccio notare alla Presidenza l’uso scorretto dei telefonini da parte dei ragazzi durante le lezioni. Al mio invito di rendere allora partecipe tutta la classe del motivo di cotanta ilarità che li fa ridere in maniera assimilabile alle scimmie, M.R. riproduce, questa volta in amplificazione, una canzone, presumibilmente dello Zecchino d’oro, alla quale viene sovrapposto dell’audio contenente epiteti e bestemmie irripetibili, indegne di ogni buon cristiano. M.R. fra sguaiate risate, mi porta a conoscenza che si tratta di “porcodrillo”, l’ultima realizzazione di un non meglio identificato Sig. Germano Mosconi. Nonostante i miei ripetuti richiami all’ordine e all’interruzione della riproduzione della suddetta aberrazione, la classe ride in certuni casi fino alle lacrime. Al mio ordine di cancellare immediatamente quella indegna cosa e di consegnarmi il telefonino, M.R. viene espulso dalla classe e mandato in Presidenza. La classe, evidentemente del tutto povera di valori cattolici, dopo in qualche modo essersi passata l’un l’altro il file in questione, si diverte a riprodurre il ritornello, iniziando da un lato e concludendo dall’altro, talvolta fischiettando in sincrono, l’orrenda bestemmia rivolta a nostro Signore. Pertanto gli allievi M.C.G., L.M., G.G. e V.D.F. vengono espulsi dalla classe e mandati in Presidenza. Nonostante i provvedimenti presi taluni ignoti perseverano con la riprovevole azione di cui sopra. Le allieve V.F. e T.B. si ritengono offese nei loro sentimenti cristiani e abbandonano l’aula accusando la sottoscritta di essere incapace di tenere l’ordine. J.H. Si unisce a loro per solidarietà, pur non essendo di religione cattolica. Faccio notare che tutte le suddette allieve partecipavano divertite all’ilarità generale durante la riproduzione precedente. La lezione viene pertanto sospesa. Si richiede urgente convocazione dal preside dei genitori dei colpevoli e dei di loro figli, e di prendere serissimi provvedimenti atti ad evitare che una situazione simile possa ripetersi”

 

Il confine tra ridere e deridere svanisce troppo spesso negli episodi dei “gianburrasca” moderni. Ben vengano gli scherzi creativi, ma che non vadano a toccare sensibilità, rispetto e libertà delle altre persone.

 

 

Link:

www.notadisciplinare.it


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