Giallo sub e droga, domani sorvolo costa nord dell’Isola «Sui corpi nessun segno di violenza». Indizi dai tatuaggi

Sono rimasti ancora senza nometre uomini, in parte vestiti da sub, riemersi dalle acque del Mediterraneo e ritrovati cadavere, nel giro di due settimane, sulle spiagge della costa nord della Sicilia a una distanza massima di circa 60 chilometri tra loro. «Domani la capitaneria di porto effettuerà un nuovo sorvolo con gli elicotteri – anticipa a MeridioNews il procuratore capo di Patti Angelo Cavallo – Questa volta l’operazione sarà estesa a tutta la costa settentrionale dell’Isola». La speranza è quella di trovare qualche elemento – non sott’acqua ma magari una boa o qualche altro oggetto galleggiante – utile alle indagini che stanno portando avanti, insieme, le procure di Agrigento, Trapani, Termini Imerese, Patti e Messina. «Siamo consapevoli – ammette Cavallo – che, man mano che passano i giorni, le possibilità di trovare qualcosa di significativo si riducono al lumicino». 

Era stato lo stesso procuratore a collegare il ritrovamento di questi corpi con quello dei sei scatoloni pieni di panetti di hashish. Quasi cento chili di sostanza stupefacente, per un valore di oltre un milione, sono stati recuperati sui litorali di Castelvetrano, Cefalù, Messina e Agrigento. Stando a quanto emerge dalle attività di indagine portate avanti dalla procura agrigentina, i pacchi sarebbero confezionati tutti allo stesso modo e avrebbero anche altre indicazioni che farebbero pensare alla stessa provenienza dal Nord Africa. Una rotta che, per il flusso di hashish, non sarebbe nuova.

Le ipotesi investigative messe in campo sono due: da una parte, c’è quella di una nave madre con a bordo il carico di droga e di scafi veloci per le consegne controllate; dall’altra c’è quella di una imbarcazione unica (un peschereccio o una barca a vela, quest’ultima ancora meno controllabile) che sarebbe naufragata a largo di Trapani. Da lì poi, con la Sicilia come spartiacque, droga e corpi sarebbero stati trascinati dalle correnti nelle due diverse coste dell’Isola

Il primo cadavere viene ritrovato dagli uomini della guardia costiera il 31 dicembre a Mazzaforno (in provincia di Palermo). Ha addosso solo gli slip e la parte superiore della muta. Sette giorni dopo, un altro corpo riaffiora su una spiaggia a Castel di Tusa (in provincia di Messina) a una trentina di chilometri a est rispetto al primo ritrovamento. Indossava una muta intera (di colore nero e con inserti viola) ma anche la canottiera e i calzini e ai piedi aveva delle scarpe da ginnastica (nere con strisce gialle ai lati e suola bianca). È il 15 gennaio quando viene trovato il terzo corpo in contrada Ginestra nella zona tra Termini Imerese e Trabia (nel Palermitano), a trenta chilometri a ovest da Mazzaforno e a circa il doppio da Castel di Tusa. Addosso ha una muta da sub della stessa marca (Aqua Lung) di quella indossata dal primo cadavere ritrovato e poi, anche lui, ha la canottiera e i calzini

A fare luce su questa intricata vicenda potrebbero essere proprio i cadaveri dei tre sub per i quali – almeno in Italia – non risultano denunce di scomparsa. Da una prima ispezione cadaverica è stato possibile stabilire che si tratta di uomini di media età (tra i 30 e i 40 anni circa) e di pelle bianca. «Nessuno di loro presenta segni di violenza esterna – aggiunge Cavallo – Lunedì avremo un incontro con il medico legale che ci spiegherà i primi risultati degli esami». Qualche informazione utile, intanto, potrebbe arrivare dai grossolani tatuaggio rimasti incisi sulla pelle, protetti dalle mute che indossavano.

Uno degli uomini ha la sagoma di un grande pipistrello – che somiglia al simbolo di Batman – con all’interno delle ali due ghirigori sulle spalle, una lettera emme che sembra la rappresentazione grafica del segno zodiacale dello Scorpione sull’avambraccio sinistro e un disegno tribale composto da una striscia con all’interno dei triangolini su quello destro. Un altro sub, come mostrato ieri sera durante un servizio della trasmissione di Rai3 Chi l’ha visto? con una riproduzione grafica, ha la scritta in inglese One love tatuata sul petto e una A di anarchia inscritta dentro a un cerchio su un braccio.  


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]