Non ha ancora l'età per averlo votato, ma scrive al primo cittadino Enzo Bianco. Non si tratta di un esercizio scolastico, ma della voglia di una giovanissima catanese di indicare la sua città migliore. Strade più pulite, una vera metropolitana, più controllo da parte della polizia. Desideri che la accomunano ai bisogni di un’intera città
«Gentile sindaco…», la lettera di una bimba di 9 anni Pulizia, metro e servizi: i suggerimenti per Catania
Per sognare una Catania migliore non serve avere 18 anni. Ne bastano meno di dieci, specialmente se accompagnati dalla voglia di raccontare i propri desideri. Non conta l’età, se presto si riescono a riconoscere gli interventi che servirebbero a rendere più vivibile la città. Carmen (nome fittizio di una minore) lo ha dimostrato ad appena nove anni, scrivendo di propria iniziativa una lettera indirizzata al «gentile sindaco» Enzo Bianco.
Poche righe, quasi otto, in cui sono spiegati ed elencati perfettamente i desideri che la bambina vorrebbe veder realizzati per «migliorare la città». Se ascoltate ad occhi chiusi, le richieste di Carmen potrebbero far pensare alle esigenze avanzate da un qualsiasi cittadino catanese costretto a confrontarsi ogni giorno con difficoltà ormai tipiche del nostro territorio.
Carmen vive a San Giorgio, uno dei quartieri più popolosi di Catania. Un posto periferico rispetto al centro della città, ma periferizzato rispetto a qualsiasi altro territorio per via della quasi totale assenza di servizi e dei pochi trasporti. Insieme a Librino, Zia Lisa e San Giuseppe La Rena, San Giorgio fa parte di una delle zone meno sicure di Catania, dove sono tanti i problemi d’ordine pubblico e poche le certezze di vivere serenamente il quartiere. Le problematiche che interessano la VI circoscrizione non sono percepite solo dagli adulti, ma anche dai bambini.
«Per migliorare la città – scrive Carmen – per me ci vorrebbe più pulizia nelle strade, più controllo della polizia». Servirebbe «fare funzionare i servizi pubblici, far arrivare la metropolitana in tutte le zone della città, cosi che tutte le persone potrebbero farne uso» e «ci sarebbe meno inquinamento e meno traffico nelle strade».