Gela, sì definitivo a Catania «tra insulti e minacce» Tifo da stadio in consiglio, tutti contro Streganissetta 

Più che al Comune sembrava di essere allo stadio. Tanto che i tifosi pro-Catania hanno dovuto essere redarguiti direttamente dal sindaco Domenico Messinese in persona. Il risultato è comunque ottenuto: il consiglio comunale di Gela ha detto sì all’adesione dell’area metropolitana di Catania. Presenti 29 consiglieri su 30, 25 si sono espressi a favore e solamente quattro sono stati i voti contrari. Anche se il consigliere Salvatore Scerra, di Forza Italia, all’inizio della seduta aveva letto un documento critico sottoscritto, oltre che dal proprio partito, dal Polo Civico, da Sara Bonura del Megafono e da Carmelo Orlando del Pd. In tutto sei consiglieri. Qualcuno però ha approfittato del voto segreto per fare marcia indietro. Forse intimorito dalla pressione dei presenti, almeno un centinaio di persone che si sono accalcate all’interno dell’aula consiliare sin dalle 8 del mattino. 

Un clima iniziale di tensione confermato dal consigliere Guido Siragusa, che nel proprio intervento ha parlato di «minacce verbali ed insulti». Alla fine invece è stata festa. Tre ore di dibattito per attendere il verdetto, ultimo passo per l’annessione della città del golfo con quella etnea. In ogni caso c’è da riconoscere il risultato straordinario ottenuto dai due comitati che da tempo spingono per l’adesione a Catania: il Consorzio Sviluppo Area Gelese e Gelensis Populus. La tanto detestata Caltanissetta, denominata addirittura Streganissetta, dice addio alla città più popolosa e sicuramente incassa, con il prossimo addio di Niscemi (il cui consiglio però deve ancora pronunciarsi, e non è detto che gli esiti siano scontati), una sanguinosa perdita per il proprio libero consorzio. 

La classe politica locale è sembrata succube della volontà espressa dal referendum dello scorso anno, quando il 36 per cento degli aventi diritto si espresse per il sì al libero consorzio di Catania. Ma la legge che i gelesi votarono prevedeva nove liberi consorzi e tre città metropolitane, mentre dopo le ultime modifiche i consorzi si sono ridotti a sei e i confini delle aree metropolitane sono finiti per coincidere con quelli delle vecchie province. L’intento insomma, neanche tanto velato, era quello di dar corpo ad un sogno antico almeno 100 anni: Gela provincia o in ogni caso capofila di un libero consorzio. Chi ha manifestato nel tempo il dubbio che la città finisca per essere periferia dell’impero, è stato tacciato di essere conservatore, colluso o, peggio ancora, nisseno. A fugare i dubbi è stato Enzo Bianco in persona. Ad un recente incontro svoltosi al teatro comunale di Gela, il primo cittadino di Catania aveva indicato come primario collegamento l’università «che ha formato la classe dirigente gelese» e «i 91 milioni di euro di fondi europei recentemente stanziati per la città metropolitana». Un po’ poco per un’area metropolitana che si appresta a diventare la quinta in Italia per numero di abitanti e per due città che distano 101 chilometri. Così ieri Bianco ha provato ad alzare il tiro. «E’ una grande sfida da cogliere subito – ha detto – la città metropolitana, insieme al distretto Sud-Est, offrirà grandi opportunità di sviluppo per i nostri territori». 

Quali? In che direzione? Quali sono i progetti comuni? Domande che attendono risposta. Intanto l’amministrazione a Cinquestelle ha salutato positivamente l’annessione a Catania. «Con Caltanissetta non abbiamo rapporti storici – ha dichiarato l’assessore Francesco Salinitro – passare a Catania significa riavviare nuove strutture di gestione».


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Con 25 voti favorevoli e quattro contrari il consiglio comunale di Gela dà il proprio assenso al passaggio alla città metropolitana etnea. Esultano i comitati, l'amministrazione grillina ed Enzo Bianco. Restano irrisolti i nodi per un'unione che inizialmente era stata pensata come un consorzio con Gela capofila

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]