Un incendio è divampato la scorsa notte ha danneggiato un edificio confiscato alla mafia lungo la strada statale 117 bis Gela–Catania. L’immobile – una grande villa con piscina – apparteneva a Salvatore Murana, un esponente della Stidda. L’uomo, conosciuto come Turi che pupi, dopo il provvedimento di confisca era entrato di nuovo in possesso dell’immobile violando […]
Gela, un incendio in un bene confiscato pronto per essere assegnato a un’associazione
Un incendio è divampato la scorsa notte ha danneggiato un edificio confiscato alla mafia lungo la strada statale 117 bis Gela–Catania. L’immobile – una grande villa con piscina – apparteneva a Salvatore Murana, un esponente della Stidda. L’uomo, conosciuto come Turi che pupi, dopo il provvedimento di confisca era entrato di nuovo in possesso dell’immobile violando i sigilli. Nei mesi scorsi, l’edificio era stato poi sgomberato.
Per risalire all’origine dell’incendio sono sono state avviate delle indagini da parte del commissariato di polizia. Dopo lo sgombero della villa coordinato dalla prefettura di Caltanissetta, il comune di Gela aveva pubblicato un bando per l’affidamento del bene ed era stata anche già individuata una onlus che ancora non ha ricevuto la gestione della struttura. Si tratta del primo bando pubblico che il Comune ha emesso per la gestione di un bene confiscato.