All'indomani dell'incidente mortale che ha tolto la vita a un anziano che si trovava alla rotonda difronte al presidio ospedaliero catanese, i lavoratori e gli abitanti del luogo denunciano l'assenza di segnaletica per l'ingresso nella struttura. «Chiediamo un semaforo o altre misure, così è impossibile» dicono i cittadini
Garibaldi Nesima, ingresso difficile per pedoni «Pericoloso attraversare, rischiamo la vita»
«Ne investono in continuazione di pedoni qui, quello di ieri è stato solo l’ultimo in ordine di tempo». Non è positivo il bilancio che questa mattina – all’indomani dell’incidente mortale che ha coinvolto un anziano di fronte l’ospedale Garibaldi di Nesima a Catania – viene fatto da chi frequenta la zona tutti i giorni. Dai medici ai vigilantes, dai posteggiatori ai pazienti, fino ai gestori del chiosco di fronte al presidio sanitario.
«Alle sette del mattino è ancora buio e la visibilità è ridotta – dicono questi ultimi – e diventa pericoloso attraversare la strada per chi taglia dai posteggi». Una possibile soluzione, secondo loro, potrebbe essere l’istallazione di un semaforo lampeggiante o addirittura delle strisce pedonali intelligenti. «Sono stato in vacanza a Praga e lì le strisce si illuminano grazie a dei sensori appena il pedone le tocca» – racconta il più giovane, secondo cui l’idea innovativa potrebbe evitare molti incidenti. «Quando succedono le tragedie se ne parla molto – commenta il collega – ma alla fine non cambia mai niente». «Un paio di anni fa – aggiungono – le strisce pedonali finivano direttamente sul guard rail e le persone dovevano scavalcarlo per entrare all’ospedale. Siamo stati noi a fare delle sollecitazioni perché venisse tagliato».
«Ci dispiace quando succedono queste cose – commentano alcuni posteggiatori di uno dei parcheggi attorno alla struttura – secondo noi il sindaco deve intervenire con delle multe, perché le macchine corrono troppo e qui attraversano spesso bambini e anziani».
Ecco perché bisognerebbe intervenire al più presto con l’istallazione di alcuni semafori pedonali su via Palermo, di autovelox e di nuove strisce, soprattutto in prossimità della fermata dell’autobus, dove oggi risultano assenti. «È assurdo che ce ne siano così poche in una zona frequentata come quella dell’ospedale» – dicono due ragazze alla fermata. «Tra l’altro su tutta la via manca il marciapiede – aggiunge una ragazza di passaggio – ci sono auto posteggiate che ti costringono a camminare in mezzo alla strada e se le macchine si fermano quando attraversi sulle strisce sembra che ti facciano un favore».
«Farò fare al più presto una ricognizione della zona dall’ufficio traffico urbano e mi riprometto di incrementare la presenza di vigili di fronte all’ospedale, come stiamo già facendo con il Vittorio Emanuele e il Santo Bambino» – risponde il comandante dei vigili urbani Pietro Belfiore. Un controllo che prima veniva esercitato più spesso come sottolinea il comandante, che aggiunge come la circonvallazione da anni sia controllata con gli autovelox e gli incidenti spesso siano legati alla velocità o alla distrazione degli automobilisti, tanto da rafforzare la battaglia contro chi guida mentre guarda il proprio cellulare. «Mentre prima arrivava il verbale a casa, adesso i telefonini vengono contestati immediatamente da squadre di vigili che consegnano direttamente la multa all’automobilista».
«Con il fatto che qui c’è il Pronto soccorso alcuni corrono, perché nell’urgenza uno cerca di fare il massimo – osserva un addetto alla vigilanza dell’ospedale – ma non si rendono conto che possono diventare pericolosi per gli altri, ci vuole equilibrio e attenzione verso il prossimo».