#futuropresente, contest per Enrico Escher La mamma: «Giovani, sperimentate sempre»

«Una grande emozione per me che sono la mamma. Gli sarebbe piaciuto, per questo ai giovani dico: continuate a sperimentare». Così Anna Di Stefano, madre del professore e giornalista Enrico Escher, in occasione della presentazione, questa mattina, di #futuro presente. Un  contest che il Comune di Catania, Zammù Tv e Radio Zammù – le emittenti dell’università di Catania – hanno deciso di lanciare per ricordare il docente scomparso cinque anni fa. «Un premio in sua memoria, ma anche un modo per continuare il suo lavoro seppure senza di lui», afferma Luciano Granozzi, collega di Escher e delegato del rettore alla Comunicazione.

«Enrico è stato importante per la nostra università non solo in qualità di docente, ma anche perché ha saputo avviare importanti sperimentazioni fondate sul rapporto con i giovani studenti», dichiara il rettore dell’università, Giacomo Pignataro. «Ricordo due iniziative molto importanti tra le altre, quali Radio Zammù e Step1, che hanno certamente lasciato il segno a Catania, per dire che di Enrico sicuramente resta questa passione sia per l’innovazione che per la città», aggiunge. E proprio sull’innovazione è basato il contest, perché innovatore è definito Escher da quanti lo conoscevano. «Pensava in avanti quando gli altri erano invece ancorati al passato – sostiene Granozzi – Ci ha regalato la grande idea di un laboratorio multimediale fatto da giornale, radio e tv che noi stiamo cercando di portare avanti».

Per partecipare al contest occorre non avere compiuto i 35 anni di età e scegliere di raccontare Il domani già tra noi. Il futuro presente in città, come si legge sul bando. Il sito per partecipare è già on line. «Enrico Escher è stato uno tra i più moderni giornalisti del nostro paese e vogliamo ricordarlo nell’unico modo che probabilmente gli sarebbe piaciuto: un contest per i giovani. Ne sono felice», dice il primo cittadino, Enzo Bianco. Contenta per l’iniziativa anche la moglie di Escher, Flaminia Belfiore, giornalista anche lei, che ringrazia la città e l’università per aver voluto ricordare chi ha inventato il giornale web a Catania, ma anche il gioco del giornalismo – il newspaper game – per i ragazzi delle scuole. «Sono certa che questa iniziativa gli sarebbe piaciuta al di là del fatto che è dedicata a lui. Sono tante le persone che hanno lavorato con lui e che vedo anche qui oggi – continua – E non ho dubbi che ci sarà un futuro per questa iniziativa», conclude.


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