Fuochi d’artificio per i compleanni, da prassi a fenomeno Comandante Sorbino: «Li becchiamo solo con una soffiata»

Festeggiare compleanni facendo esplodere una o più batterie di fuochi d’artificio in pubblica piazza, a Catania sembra ormai diventata un’abitudine. Seppure mal digerita dai residenti. Da mesi infatti le segnalazioni di associazioni e cittadini si stanno moltiplicando. Da Castello Ursino fino al lungomare di Ognina, passando per piazza Europa e piazza Bellini, è un continuo susseguirsi di boati e colori che disturbano residenti e animali. «Abito vicino a Castello Ursino – si legge in un commento pubblicato a corredo di uno dei tanti video di denuncia comparsi su Facebook – ed è un continuo, non se ne può più. Non capisco perché le forze dell’ordine non facciano nulla, eppure li vedo passare». Non solo botti pirotecnici, l’ultima moda sembra prediligere i fumogeni. «Come se non bastassero gli incredibili fuochi d’artificio che sparano in piazza Bellini a mezzanotte – si legge nella descrizione di un video pubblicato sulla pagina Facebook Lungomare Liberato -, questa volta sono arrivati pure ad accendere i fumogeni. La città è completamente allo sbando».

Un problema, però, che sembra essere avvertito solo dai cittadini e non dagli esercizi dediti alla vendita di materiale pirotecnico che, alla richiesta di maggiori informazioni in merito a preventive autorizzazioni per poter procedere all’accensione della miccia, assicurano: «Se non si sparano davanti alla polizia municipale, non c’è alcun problema perché i fuochi durano un minuto». A rispondere con queste parole a MeridioNews è la titolare di un noto esercizio commerciale etneo che si occupa della vendita di materiale pirotecnico. In realtà, per effettuare l’accensione dei fuochi d’artificio (solo però per quelli professionali) occorre – ai sensi dell’art. 57 del Tulps, il Testo unico per le leggi di pubblica sicurezza – ottenere apposita autorizzazione rilasciata dall’autorità locale di pubblica sicurezza. Ma la commerciante insiste: «Se siete in piazza, non si preoccupi, riuscirete sicuramente a farli esplodere prima che arrivino le guardie», assicura la nostra interlocutrice.

«Festeggiare i compleanni con fuochi d’artificio a mezzanotte ormai è diventata un’abitudine consolidata», spiega il comandante della polizia municipale Stefano Sorbino a MeridioNews. Un fenomeno che si sta diffondendo a macchia d’olio e «a cui – sottolinea Sorbino – stiamo cercando, ove possibile, di mettere una pezza». Spesso però i fuochi utilizzati da giovani e meno giovani non sono quelli professionali, per l’uso dei quali serve apposita autorizzazione. «Ma anche se si tratta di fuochi in libera vendita – precisa il comandante – recano comunque un disturbo alla quiete pubblica».

Insomma, ci sono le segnalazioni dei cittadini, c’è il pericolo per la sicurezza e l’incolumità di passanti e animali e c’è anche la volontà delle istituzioni a contrastare quella che ormai è diventata una prassi consolidata. Ma si tratta comunque di un fenomeno difficile da prevenire. «Non possiamo essere presenti ovunque tutte le sere – spiega Sorbino -, le segnalazioni dei cittadini spesso arrivano troppo tardi e assistiamo a un fuggi fuggi di un’orda di ragazzini che si dilegua a bordo del proprio motorino». Qual è allora la soluzione? «L’unico modo – conclude il comandante – è ricevere una soffiata che ci permetta di arrivare sul posto all’atto dell’esplosione».

Gabriele Patti

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