La promessa è dell'assessore regionale al Lavoro, Bruno Caruso, che oggi ha incontrato una delegazione sindacale. Ieri in centinaia avevano assediato la sede dell'assessorato in via Trinacria per chiedere lo sblocco dei fondi. Sono un migliaio i lavoratori, solo a Palermo, in attesa delle risorse. Le somme da rendere disponibili sono 106 milioni di euro dei fondi Pac. E altri 60 milioni sono già stati stanziati per le politiche attive per il lavoro e ai contratti di ricollocazione
Fumata bianca su Cig e mobilità in deroga Entro la prossima settimana l’avvio delle pratiche
Ieri hanno assediato l’assessorato in via Trinacria. Oggi il pressing ha portato i primi risultati. Entro la prossima settimana saranno avviate le pratiche per l’erogazione della cassa integrazione in deroga, attesa, solo a Palermo, da un migliaio di lavoratori. La promessa è dell’assessore al Lavoro, Bruno Caruso, che oggi ha incontrato una delegazione sindacale. In ballo ci sono le somme per gli ammortizzatori sociali per i primi mesi del 2015, anche se in molti casi le risorse dovranno coprire parecchi mensilità del 2014.
«L’assessore ha promesso che entro la fine della prossima settimana sarà attivata la procedura burocratica per l’erogazione delle somme – dice Alessia Gatto, della segreteria Cgil di Palermo, presente all’incontro assieme ai rappresentanti di Filcams, Fiom e Fillea e a un delegato dei lavoratori –. È chiaro che noi vigileremo sul rispetto dei tempi e verificheremo se sarà dato riscontro alle dichiarazioni dell’assessore».
Le somme da rendere disponibili sono 106 milioni di euro dei fondi Pac. E altri 60 milioni sono già stati stanziati per le politiche attive per il lavoro e ai contratti di ricollocazione. Il prossimo appuntamento è per il 22 luglio, quando l’assessore ha convocato un incontro con gli uffici provinciali del lavoro per fissare le direttive per l’applicazione di questi contratti. «Abbiamo registrato oggi una disponibilità a un nostro coinvolgimento, che è stato fortemente sollecitato, ai fini dell’avvio di una discussione su queste tematiche» conclude Gatto.
Ieri sotto la sede dell’assessorato c’erano gli ex dipendenti di “Salamone e Pullara” e di Telecom srl, della Federico musei, dell’Hotel President, delle officine Fiat, della Lapis, del bar Mazzara, di Li Vorsi, e quelli dell’indotto Fincantieri e del call center 4U. Tutte aziende che un tempo erano il fiore all’occhiello di Palermo nei diversi settori e che oggi sono scomparse, schiacciate dalle crisi.