L'abbattimento del grande albero aveva suscitato molte reazioni tra i palermitani, molti dei quali vedono nella decisione del Comune una sorta di azione riparatoria. Plauso dal Wwf. Un'interrogazione consiliare chiederà nuovi abbattimenti per sostituire le piante con altre più idonee
Foro Italico, al posto del ficus arrivano tre alberi Dopo le polemiche piantati dei carrubi di 20 anni
Dopo le polemiche per il taglio del ficus storico del Foro Italico il Comune corre ai ripari e sostituisce l’albero rimosso in fretta e furia, secondo Palazzo delle Aquile, per ragioni di sicurezza. Stamattina, attorno alle dieci, sono state interrate le tre piante di carrubo di una ventina di anni provenienti da Catania laddove fino a pochi giorni fa sorgeva il ficus poi abbattuto.
La scelta dell’essenza arborea era stata suggerita da Francesco Maria Raimondo, assessore al Verde prima di Sergio Marino, che ha partecipato alle operazioni di piantumazione. «Siamo soddisfatti per la celere reintegrazione come da noi auspicato – scrive in una nota il Wwf – Rimarremo attenti come sempre al problema del verde urbano. Noi eravamo li. E vigileremo di continuo». Ma l’eco della polemica sul taglio del ficus, giudicato eccessivamente frettoloso, non si placa.
In tanti se la prendono ancora con le politiche in fatto di verde pubblico del Comune, altri, invece, rivendicano la decisione di soppiantare il ficus come un atto riparatorio dopo le vibranti proteste, culminate con una veglia al tronco ormai privo di vita, dei giorni scorsi. Ma questo potrebbe non essere l’ultimo abbattimento. «Tutto ciò è frutto di una ultradecennale politica scellerata di piantumazioni di specie arboree in ambiti urbani – chiosa il consigliere di Sinistra Comune Marcello Susinno – L’Amministrazione, oggi, deve avere anche il coraggio di intervenire definitivamente sostituendo le specie di alberi, con altri adatti ai contesti urbani».
Il consigliere cita i casi di via Monte San Calogero e «Via Lanza di Scalea dove insistono inspiegabilmente dei pini marittimi mentre a poche passi, in Via dell’Olimpo, risultano piantumati le specie di Chorisia. A questo si aggiunga l’esborso di pubblico denaro, per il risarcimento dei danni provocati alle vittime di incidenti e di cadute, causate dalle radici sporgenti. Ho chiesto attraverso una specifica interrogazione se le piantumazioni attualmente in essere nelle predette vie cittadine risultano compatibili in un contesto urbano, ovvero se non sia il caso che l’Amministrazione intervenga definitivamente al più presto, sostituendo le predette specie di alberi con altri più compatibili e meno pericolosi per la pubblica incolumità».